Buonasera.
Il mio bimbo di 2 anni e 3 mesi è stato visto da un oculista (ci sembrava che a volte strabizzasse). Dopo due colliri e una visita sbrigativa ci ha detto ipermetropia +3.5 occhio destro e + 6 occhio sinistro. Consiglio: immediatamente occhiali e tra 3 mesi (non prima), visita ortottica. Tutto molto veloce.
Nel dubbio ci siamo rivolti a un altro rinomato oculista, altro collirio durante la visita con esito +3.5 occhio destro e +3.5 per occhio sinistro con consiglio di imminente visita ortottica. Andiamo dall’ortottista che non rileva strabismo ma solo epicanto ed esclude categoricamente gli occhiali, vuole solo rivedere il bimbo ai tre anni di età. E ora a chi credo? E secondo lei è possibile tanta disparità tra l’esito di una visita oculistica e l’altra? Le diottrie di differenza sono molte… che faccio?
Grazie mille.
Paola
Gentile sig. Paola,
quello che sembra essere sicuro nel caso di suo figlio, da quello è stato riscontrato nei due consulti oculistici, è che c’è un difetto visivo ipermetropico. Capisco i suoi dubbi legati però alle due differenti misurazioni di tale difetto; non posso che suggerirle di affidarsi allo specialista che le ha ispirato più serietà e professionalità. In entrambi i casi è stata effettuata la cicloplegia, cioè il blocco della messa a fuoco naturale dell’occhio tramite l’instillazione di colliri cicloplegici; la misurazione del difetto visivo in bambini così piccoli deve essere effettuata non con l’utilizzo di macchinari computerizzati (troppo poco affidabili in età pediatrica) ma tramite la sciascopia (si utilizza una fonte luminosa a striscia e si antepongono delle stecche di lenti davanti all’occhio del bambino). Se non è stata utilizzata tale tecnica la misurazione potrebbe essere poco accurata in entrambi i casi.
Decisamente non concordo con il parere dell’ortottista da cui si è rivolta. Quando sussistono dei dubbi su eventuali strabismi in convergenza (esotropia, il bambino tende a strabizzare verso l’interno) il difetto visivo, soprattutto se ipermetropico, deve essere comunque corretto tempestivamente. Questo perché l’ipermetropia molto spesso si associa a strabismi convergenti e, soprattutto, le lenti correttive da ipermetrope tendono a stabilizzare l’angolo di strabismo eventualmente presente.
Sono tuttavia numerosi i casi in cui, soprattutto nei primissimi anni di vita, un epicanto simula una esotropia; un semplice test da effettuare è l’esame dei riflessi luminosi corneali: si proietta una fonte luminosa a livello corneale (ad esempio il flash di una macchina fotografica, facendo attenzione ad essere perfettamente dritto davanti al bambino che deve fissare verso l’operatore) e si valuta se i riflessi luminosi sono simmetrici e centrati nelle pupille. Ovviamente non basta tale test per effettuare una completa diagnosi.
L’invito che mi sento di offrirle, come in tanti casi simili al suo, è di rivolgersi a centri perlopiù Ortottici o di Oftalmologia Pediatrica specializzati in Strabologia.
Rimanendo a sua completa disposizione per ulteriori eventuali chiarimenti, Le invio cordiali saluti.
Giancarlo Falcicchio