ho una bimba di cinque anni e mezzo che, prima dei tre anni, ha iniziato a mostrare segni di strabismo (prima non l’avevamo mai notato, ma in pochi mesi il fenomeno si è fatto evidente).
Inizialmente sembrava una cosa legata alla stanchezza fisica, poi si è fatta pressoché costante. Dopo un anno e mezzo di osservazione ogni sei mesi, l’oculista le ha prescritto gli occhiali, che porta dall’autunno 2007.
Con gli occhiali gli occhi stanno quasi sempre dritti, tranne periodi e momenti particolari (si tratta in particolare dell’occhio sinistro, a dire il vero, che ho notato storto, nonostante gli occhiali, a tratti in un periodo recente di stanchezza fisica).
Se devo essere sincera dall’oculista, presa a far collaborare la bimba, non ho compreso benissimo il tipo di difetto visivo e volevo chiederle dei chiarimenti.
L’oculista scrive "exoforia prevalente di OS che si riduce con la correzione" (+3). Inizialmente le fu diagnosticata una lieve ipermetropia (in ciclopegia, leggo bene?) e la bimba non ha un occhio prevalente.
Perché con la correzione, uguale a entrambi gli occhi, lo strabismo del sinistro si riduce? Insomma, di che tipo di difetto si tratta?
Con la crescita potrebbe risolversi?
La componente legata alla stanchezza invece è diversa e riguarda la debolezza dei muscoli dell’occhio? O si tratta della stessa cosa?
Abbiamo sempre notato nella bimba una certa facilità a "sbattere" qua e là: è semplicemente maldestra o c’entra il difetto visivo? Ha difficoltà nel percepire le profondità? Anche con gli occhiali?
Ho notato ad esempio che l’oculista le mostra un "libro" da cui dovrebbe fuoriuscire una figura tridimensionale che lei dovrebbe "acchiappare" a mezz’aria, sopra le pagine di questo libro, ma la bimba non la vede ancora. Questo, se non sbaglio, nemmeno con gli occhiali: può essere correlato?
Infine: tempo fa mio marito mi diceva che un collega gli ha consigliato di portare la bimba da qualcuno che le facesse fare degli esercizi per gli occhi, non so di che tipo sinceramente: c’è effettivamente qualcosa di utile da fare in questi casi o gli occhiali sono sufficienti?
Mi scusi per le tante domande ma mi rendo conto di avere le idee un po’ confuse e mi piacerebbe capirci di più, grazie per l’attenzione che vorrà dedicarmi.
Partiamo dal difetto visivo di sua figlia. L’ipermetropia è dovuta ad una lunghezza ridotta del bulbo oculare (al contrario della miopia, dove l’occhio è più lungo). Solitamente l’ipermetropia non aumenta con la crescita, ma si riduce, dato che il bulbo oculare tende ad aumentare le sue dimensioni sviluppandosi.
Per prescrivere l’occhiale in un bambino è necessario bloccare l’azione dell’accomodazione, cioè della messa a fuoco, tramite l’instillazione di gocce due o più volte a seconda del farmaco utilizzato (cicloplegia). Senza questo passaggio, il rischio di prescrivere un occhiale sbagliato risulta elevato.
L’occhiale in età pediatrica va utilizzato costantemente, dato che serve a vedere a fuoco,e la costante visione a fuoco favorisce la maturazione della corteccia visiva cerebrale.
Per quanto riguarda lo strabismo da cui è affetta la sua bimba, da quello che mi par di capire, più che una exoforia (strabismo divergente che viene controllato dall’apparato sensoriale-motorio, quindi più che altro una tendenza allo strabismo) sembrerebbe una forma particolare chiamata Exotropia Intermittente, cioè una condizione in cui gli assi visivi vengono solo saltuariamente mantenuti in asse; durante i periodi di stanchezza, di debilitazione fisica o in presenza di forti illuminazioni, l’occhio devia verso l’esterno (spesso questi bambini tendono a "strizzare" l’occhio storto e sono fotofobici, infastiditi fortemente cioè dalla luce).
Lo strabismo diminuisce con l’occhiale perché il vedere a fuoco rappresenta uno stimolo per l’apparato visivo a mantenere gli occhi più dritti (quando l’occhio è storto si può avere una visione doppia o confusa).
Detto questo i punti da focalizzare sarebbero due: quanto vede la bambina con gli occhiali? Entrambi gli occhi arrivano ai 10/10 o quello deviato fa fatica? Spesso l’occhio deviato è anche ambliope, cioè "pigro" e bisogna intervenire per far sì che recuperi funzionalità arrivando allo stesso livello visivo dell’occhio migliore.
E inoltre. Per quanto tempo l’occhio è storto durante la giornata? È un parametro fondamentale per prendere qualsiasi tipo di decisione.
Gli esercizi ortottici in questi casi servono quando abbiamo una convergenza non sufficiente; sono inutili se la convergenza è assente.
In merito alla percezione della profondità (stereopsi), il fatto che la bambina non percepisca le figurine in rilievo ne indica l’ assenza. Questo vuol dire sia che lo strabismo della bimba è un qualcosa presente comunque da molto tempo, sia che è giustificabile il fatto che la bambina manifesti una certa facilità a "sbattere" contro ostacoli che non percepisce.
Spero sinceramente di esserle stato d’aiuto e di averle chiarito alcuni dei suoi dubbi.
Rimango a sua completa disposizione per ulteriori domande.
Giancarlo Falcicchio