premesso che alle ostetriche dovrebbero dare un premio per l’infinita pazienza con cui stanno accanto alle mamme durante questo doloroso ma splendido viaggio che è il parto e per tutto quello che fanno sino alla nascita della creatura… volevo soltanto chiederle un chiarimento proprio in merito al travaglio.
Tanto discusso travaglio.
Io ho partorito un anno fa e spesso mi ritrovo a parlare con amiche o conoscenti che devono affrontare un parto.
Tutte mi chiedono com’è il travaglio.
Io mi trovo un po’ spiazzata perchè al corso pre-parto mi hanno spiegato che un travaglio non può durare 20 ore o più, ma che ha inizio con le vere contrazioni (più forti e più regolari) che si presentano spesso dopo alcune ore da quelle iniziali.
Nel mio caso (sono andata oltre il termine previsto) al secondo monitoraggio dopo otto giorni dal termine, mi hanno visitato e praticato lo "scollamento" (mi sembra si dica così).
Una volta rientrata a casa a mezzogiorno circa sono iniziate le prime contrazioni. Leggere ma regolari ogni 5 minuti.
Alla sera mi hanno ricoverato e le contrazioni erano ancora regolari ogni 5 minuti, ma ovviamente più forti.
Ho passato tutta la notte così, con dolori sempre più forti, ho perso le acque e nonostante la regolarità delle contrazioni la dilatazione era praticamente nulla: 2-3 cm.
Finché alla mattina alle 8.00 mi hanno somministrato la flebo di ossitocina e alle 14.31 (praticamente esausta e senza forze) hanno praticato l’episiotomia e hanno usato la ventosa per far nascere la mia piccola bimba.
Tutto bene comunque.
Ora, la mia domanda può sembrare banale, ma il travaglio è quindi da considerarsi solo quello avvenuto dalle 8 di mattina quando mi hanno somministrato la flebo?
L’idea di un secondo parto così mi fa un po’ paura, anche se non mi fermerà dal desiderio di altri figli.
Grazie infinite per l’attenzione e spero di essere stata abbastanza chiara nella descrizione.
Monica
Carissima Monica,
ci sono dei criteri precisi con cui si dà inizio al travaglio e sono quelli che le hanno detto le ostetriche al corso pre parto. Per ricapitolarli sono: contrazioni regolari e ravvicinate, avvertite come dolorose dalla donna e una dilatazione di almeno 3 cm. Ora, posto che questi sono i criteri medici e tecnici con cui si può dare inizio al travaglio, è anche vero che è molto soggettivo.
Se dovessi dare inizio al suo travaglio potrei dire che questo è cominciato nella nottata, non in prima serata quando si è recata in ospedale, bensì a un certo punto durante la notte, quando cioè le contrazioni hanno cominciato ad aumentare di intensità in maniera crescente. Dunque è probabile che il suo travaglio sia durato circa 12-14 ore, che è quanto dura, in totale, il travaglio di una primipara.
Per quanto riguarda un futuro parto quello che le posso dire è che la flebo di ossitocina che le hanno messo ha sicuramente contribuito a farle sentire un dolore molto aumentato rispetto a quello che in condizioni fisiologiche avrebbe provato. Questo è dovuto al fatto che l’ossitocina somministrata per via endovenosa è in quantità diversa da quella prodotta dal nostro organismo durante il parto e il corpo materno non riesce a sopportarla bene. Per questo i parti indotti sono di solito sentiti come più dolorosi dalle mamme che li subiscono.
Spero di essere stata chiara,
Speranza