Addormentamento lungo

 

Carissima dottoressa Chiaretta,

scrivo per un piccolo problema che ha il mio bimbo (due anni e cinque mesi) da un mesetto a questa parte nell’addormentarsi.

Premetto che dorme nel lettone e questo va bene a tutti e non abbiamo intenzione di smettere di co-sleeppare fino a che ne avrà voglia…

Non ci sono grosse cose, non aspetto altri bimbi, non abbiamo cambiato abitudini, non è entrato all’asilo, io ho sempre lavorato e lui il giorno sta sempre con la nonna. Non ha mai avuto orari "mattinieri" per alzarsi, mai prima delle 10, e per questo non ho mai preteso che dormisse alle 21 o alle 22. Sì e sempre addormentato fra le 23 e le 24, fra le braccia di mamma o del babbo o di tutti e due nel lettone, ne giro di 20 minuti dopo qualche canzoncina o un libro, oppure anche niente, ma stando abbracciati e basta.

Da un mesetto circa a questa parte è un dramma, nel senso che quando mi va bene mi ci vuole un’ora, alle volte anche due per farlo e calmare e addormentare.

Ho provato a farlo uscire prima di dormire e a non farlo uscire, a leggere o non leggere, a cantare o non cantare, a fargli vedere un cartone animato e a non farglielo vedere, a dargli un po’ di latte caldo e a non darglielo, a fare il bagnetto, ecc.

Ho chiesto a mia mamma di alzarlo gradualmente prima, fino a portarlo alle 9, ma nulla, ho provato a dare un massimo di un’ora e mezzo per i l riposino (di solito sono due – due e mezza), ma nulla, arriva più stressato che mai e gli ci vuole di più a dormire…

Ho notato che quando lo porto a nanna, inizialmente è calmo, poi inizia ad accelerare il respiro, sembra che non voglia cedere al sonno, che voglia resistere e per questo si gira e si rigira nel letto. Non mi chiede di alzarsi.

Ho acquistato in farmacia uno sciroppo omeopatico a base di camomilla per vedere se questo lo poteva aiutare a rilassarsi e a prendere sonno meglio (il problema è il passaggio dalla veglia al sonno perché poi dorme come un masso) e in effetti gli episodi di due ore sono scomparsi, ma le assicuro che metterci un’ora tutte le sere e alzarsi dal letto alle 00.30 per le cose da fare (doccia, eventuale lavatrice, pranzo per il giorno dopo, ecc.) comincia a diventare difficile…

A parte il tempo che impiego a cucinare e la cena, il resto è dedicato completamente al bimbo, o io o mio marito giochiamo, parliamo con lui, lo portiamo a spasso da solo o insieme. Non è abbandonato a se stesso insomma…

Anche mia mamma che è giovanissima (49 anni) è molto presente, è attiva lo coinvolge in attività, lo segue bene e lo fa giocare, è persa per lui mentre io sono via a lavoro ed infatti è sempre stato un bimbo regolare, tranquillo affettuoso, espansivo, intelligente e non capisco come mai gli sia presa questa abitudine nell’addormentamento. Magari è una fase della sua crescita? Possibile che sia il suo cervellino in fermento e sviluppo che lo rende sempre così agitato la sera? Magari vuole stare ancora con la mamma e non dormire? O magari sbaglio io in qualcosa e non me ne rendo conto. Lo chiedo a lei che così bene sa interpretare i comportamenti dei nostri nanetti…

Ciao e grazie, Alice

Cara Alice,

in assenza di fattori potenzialmente stressanti intervenienti, che lei è andata ad escludere, e vista l’età del bambino, potrei azzardare l’ipotesi che suo figlio abbia bisogno di nuove e più mature abitudini del sonno.

I bambini non sono come gli adulti, capaci (di solito!) di interpretare i propri stati interiori, identificare il bisogno ed esprimerlo a parole modulando il comportamento adatto. Spesso invece, le reazioni di un bambino vanno interpretate alla luce delle modificazioni comportamentali e dei messaggi di disagio emessi.

Suo figlio mostra un disagio improvviso (magari maturato nel corso degli ultimi mesi) nel dormire come ha sempre dormito, con gli orari, i ritmi ed i riti che lo facevano stare bene e gli davano sicurezza. Ora quegli stessi riti lo agitano perché è cresciuto e ha bisogno di altri tempi, altri luoghi, e soprattutto più autonomia.

Bisognerebbe gradualmente (ci possono voler mesi) ridurre il pisolino diurno per favorire la stanchezza serale ad un ora più congrua, e questo va fatto da subito.

Io personalmente interpreterei i segnali del piccolo anche nella direzione di una richiesta di dormire da solo nel suo lettino. È ovvio che gli ci vorrà del tempo, e del tempo servirà a voi per imparare a farlo dormire sereno anche senza il contatto continuo con voi. Ma data l’età e i segnali che mi descrive, è una strada da tentare sicuramente.

Cordiali saluti, Chiara Rizzello

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.