Gentile Dottoressa Daniela,
mio figlio di 4 mesi appena compiuti (allattato al seno) ha dei rigurgiti dopo quasi ogni poppata. A volte li fa dopo 5-10 minuti, a volte dopo 1-2 ore. A volte sono abbondanti (circa tazza di caffè), a volte scarsi (circa un cucchiaio). Una media al giorno è 6 rigurgiti di quantità circa 1,5-2 tazze di caffè. Non si lamenta particolarmente, cresce bene (circa 900 grammi – 1 chilo al mese). Non mi sono mai posto il problema (tra l’altro ho un’altra bambina di 7 anni che da piccola rigurgitava spesso), ma ultimamente ho letto l’informazione sul reflusso e ho cominciato preoccuparmi.
Lui era sempre un mangione (all’inizio succhiava anche 50 min.-1 ora senza staccarsi e senza dei rigurgiti dopo, facendo solo il ruttino abbastanza facilmente). Ma da circa 3 settimane, mangia molto meno (circa 15 minuti), e spesso con poco interesse. Dopodiché, come ho detto prima, rigurgita. Nonostante ciò è cresciuto di 900 grammi. Devo ammettere che gli do da mangiare spesso, a volte non per fame vera e propria, ma per farlo dormire, per esempio, o per una coccola, quando lo vedo un po’ nervoso. Ultimamente ho provato darli da mangiare solo nel caso di fame. Ma rigurgita lo stesso anche se un po’ meno. Di conseguenza ho insistito a fargli fare degli esami: l’urina va bene, l’ecografia del reflusso- non va bene (3 episodi in 10 min). La pediatra ha prescritto Ranidil 1 ml / 2 volte al giorno per 15 giorni, 1 ml/1 volta al giorno per gli altri 15 giorni.
In teoria è tutto chiaro, ma ho cominciato da subito avere mille dubbi.
Non so se effettivamente c’è bisogno di dargli il farmaco.
Sta bene, non si lamenta, dorme, ride. Di notte si sveglia 2-3 volte, ma cuccia poco e si riaddormenta senza ruttino, senza rigurgito, senza problemi. Dovrei anche dire che l’ecografia del reflusso mi lascia sospettare perché ho messo il bambino sul lettino per l’esame appena lui ha finito di mangiare, senza alzarlo su per fargli fare il ruttino. Dall’altra parte ci sono questi rigurgiti, mentre mangia si muove spesso (ma senza pianto), poi fa la cacca e non vuole più mangiare, in casa vuole stare quasi sempre in braccio o a stretto contatto, fuori, però, in passeggino, sta volentieri e dorme di più.
Sono molto confusa perché non vorrei fargli assumere dei farmaci senza un valido motivo.
La ringrazio in anticipo della Sua risposta e mi scuso per il mio italiano (nel caso se ci siano degli errori), perché sono russa.
In attesa della Sua gradita comunicazione, Le porgo
Cordiali saluti,
Natalia.
Una cosa è il semplice reflusso gastroesofageo, evento quasi fisiologico nei primi mesi di vita e un’altra cosa è l’esofagite da reflusso, cioè l’infiammazione cronica dolorosa della mucosa esofagea irritata dall’acidità dei succhi gastrici refluiti in esofago.
Il semplice reflusso caratterizzato da rigurgiti e vomiti ma senza agitazione, pianto o altro, non si cura perché non è una vera e propria malattia, a meno che i vomiti non siano così abbondanti da impedire al bambino, anche se mangia molto, di crescere di peso (non è il tuo caso).
La malattia da reflusso gastroesofageo, invece, si può curare, almeno nei sintomi, somministrando antiacidi. Pertanto io non darei nulla al tuo bimbo finché gli unici sintomi rimangono i rigurgiti, scarsi o abbondanti che siano o i vomiti, se continua a crescere bene come sta facendo, mentre darei il ranidil se oltre a rigurgitare spesso il bambino ha anche agitazione, pianto notturno frequente, si stacca dal seno all’inizio della poppata piangendo, inarca la schiena, ha spesso tossetta e tutti i vari sintomi della malattia da reflusso, cioè dell’esofagite peptica.
In tal caso la terapia sarebbe quella prescritta dal tuo pediatra.
Un caro saluto, Daniela