Buongiorno dottoressa Chiara,
le scrivo perché mia figlia di diciannove anni è molto disordinata, in particolar modo per quanto riguarda la sua camera, che condivide con la sorella di dodici. Questo succede da due anni, le premetto che lei lavora dalla mattina fino all’ora di pranzo e riprende il pomeriggio fino alle 19,30 poi si prepara ed esce.
Io sono molto esasperata, ripeto sempre che deve prima riordinare le sue cose ma lei fa orecchie da mercante, come devo fare?
Gentile mamma, intanto le porgo i miei complimenti, perché al giorno d’oggi trovare una figlia che a 19 anni lavori tutto il giorno è cosa rara, e non solo a causa della crisi economica ma piuttosto per il dilagare di una certa cultura familiare e giovanile che sposta sempre più avanti l’età dell’emancipazione filiale.
Dunque sua figlia già lavora, è un passo importante. Ha però ancora bisogno di voi, soprattutto per ciò che riguarda la gestione degli spazi che tra l’altro divide con la sorella minore. Mi scrive che è da due anni che è così, perciò immagino che prima fosse ordinata.
Bisognerebbe capire se è accaduto qualcosa, ma probabilmente è una fase normale dello sviluppo adolescenziale, che, seppur sgradevole per la famiglia, non da problemi a chi ne è protagonista. Con calma potrebbe far presente alla ragazza che l’essere adulti comporta l’assunzione di responsabilità a più livelli, non solo per sé stessi ma anche nei confronti degli altri, e che tra gli altri rientrate voi, con cui condivide la casa.
Purtroppo il concetto di ordine è differente da individuo ad individuo per cui non bisogna aspettarsi di ottenere l’ordine che vorremmo, ma un minimo di pulizia e rispetto di arredi ed indumenti, sì. Gli effetti personali invece credo sia libera di tenerli come crede, proprio perché adulta; semmai pagherà su se stessa le conseguenze del proprio disordine.
Ci vogliono ancora un po’ di anni affinché diventi una donna, ma se questo è il problema più rilevante, potete essere fieri di vostra figlia.
Chiara Rizzello