Psicomotricità bimbo di 20 mesi e spasmi affettivi

Sono mamma di due bambini e scrivo in merito al mio secondo bimbo che ha 20 mesi. Ha iniziato a gattonare a 15 mesi e successivamente a 17 mesi ha camminato.

È molto sicuro di sé ed anche molto esuberante a mio avviso tant’é infatti che spesso emulando anche il fratello maggiore corre. Fin qui tutto ok ma le scrivo perché il mio bimbo soffre di spasmi affettivi e (a breve faremo anche una visita neurologica perché nell’ultima “crisi” sembrerebbe abbia avuto anche una piccola convulsione).

Proprio per questa sua problematica non riesco a lasciarlo del tutto libero nel camminare…cioè gli sto sempre dietro e a volte per sentirmi sicura nel controllarlo uso le “cintine” da passeggio così da non impedirgli di muoversi come vuole.

Questa situazione mi sta portando all’esasperazione perché ovviamente alla sua età l’altro figlio già era completamente indipendente. Ho il terrore che cada e svenga in seguito al pianto come già accaduto. Mi prendono tutti in giro e mi dicono di lasciarlo libero perché deve cadere e fare le sue esperienze in base alla sua evoluzione.

Spesso ricorro ancora all’utilizzo del box per poter gestire anche l’altro figlio che sta inconsciamente “subendo” tutta questa situazione e vive il fratellino come problematico. Detto ciò ho davvero bisogno di sostegno ed aiuto in merito alla mia situazione perché non so se sto facendo bene o male. Vi ringrazio infinitamente.
Ramona

Carissima Ramona immagino sia una situazione molto difficile ma con l’aiuto di tutti puoi farcela… è importante che tutti seguiate una certa linea che permetta al bambino di raggiungere la sua autonomia ma rispettando i suoi tempi e i suoi attuali limiti.

Il primo passo è affidarsi a specialisti che possono consigliarti il giusto approccio dopo aver fatto valutazioni approfondite. Detto questo un suggerimento che posso dare è quello di creare molti momenti di sicurezza con il bambino, giochi insieme al genitore in cui lui si sente sicuro e riesce rafforzare intanto le esperienze che sappiamo saranno positive.

Inserire poi le prove di movimento in ambienti inizialmente protetti ad esempio zone  morbide (potete utilizzare tappetini e  cuscini) e se cade non farsi vedere preoccupati, anzi,  sdrammatizzate il più possibile.

Cercate inoltre di coinvolgere il fratello in alcuni compiti gratificanti, ma cercate anche dei momenti individuali da dedicare a lui: è importante perché si senta rassicurato.

Nella speranza che questo periodo difficile  si trasformi in risorsa per crescere vi auguro il meglio.

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