A sei anni si ammala spesso di streptococco

 

Cara dottoressa,

ho un bambino di sei anni che ripetutamente si ammala e spesso di streptococco, nonostante abbia preso bustine di Immumil per aumentare le difese immunitarie e segua una cura omeopatica con l’Oscillococcinum. Le voglio segnalare che è un bambino che mangia poco. specialmente quando è a scuola.

Vorrei sapere cosa fare per evitare tutto ciò.

La ringrazio anticipatamente.

Per quanto riguarda lo streptococco, se il bimbo ha tonsilliti da streptococco, va curato con l’antibiotico idoneo nel momento della tonsillite acuta e basta; se è un portatore sano di streptococchi ma non vi è una familiarità per malattia reumatica, non si fa assolutamente nulla se non, appunto, una terapia antibiotica in caso di tonsillite di accertata natura streptococcica.

Per le altre malattie, la terapia si stabilisce caso per caso perché, oltre alle vaccinazioni attualmente previste dai protocolli vaccinali e, volendo, alla vaccinazione antinfluenzale, non vi sono cure preventive di accertata efficacia per ridurre la frequenza delle malattie nei bambini.

A sei anni, comunque, sei malattie all’anno, intendendo per malattie le comuni infezioni, batteriche o virali che siano, alle vie respiratorie più le classiche esantematiche, sono quasi la norma e se si considera che nei mesi estivi i bambini si ammalano molto meno rispetto ai mesi invernali, sei episodi nel corso dei mesi invernali, cioè circa uno al mese o anche un po’ di più, sono sempre da considerarsi nella norma per un bambino che frequenta la scuola e sta sempre a contatto con altri bambini in ambienti affollati.

È ipotizzabile anche una transitoria carenza di immunoglobuline A, ma anche se fosse, non ci sarebbe nessun rimedio per questo se non aspettare la loro fisiologica maturazione.

In famiglia va assolutamente evitato il fumo di sigaretta e il bimbo va portato all’aria pura e all’aperto tutte le volte che si può. Se, tra un episodio e un altro, il bimbo dovesse avere sempre una tosse persistente, un controllo otorinolaringoiatrico e uno allergologico sarebbero opportuni, ma, secondo me, nulla di più.

Una corretta alimentazione, ricca di proteine e di vitamine sarebbe l’ideale, ma essa può anche essere attuata da un bambino che apparentemente mangia poco, perché quello che è importante è la qualità dei cibi e non la quantità.

Un’ultima riflessione potrebbe essere fatta sullo stile di vita del bambino: troppa sedentarietà? Troppo stress perché impegnato in troppe attività programmate? Stress emotivo per difficoltà familiari? Depressione? Tutti fattori che possono ridurre, anche nei bambini, le difese immunitarie.

Da metà marzo in poi, un periodo in montagna non guasterebbe e questa estate un lungo soggiorno al mare potrebbero giovare, forse, più di qualsiasi medicina.

Un caro saluto, Daniela

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