Acidophilus e Klamath

Lago KlamathGentile Dott.ssa Daniela, le scrivo anch’io per avere maggiori informazioni circa l’acidophilus dds1 e la microalga Klamath.

Siccome ne avevo letto un gran bene, a settembre ho iniziato a prendere queste capsule contenenti entrambe le sostanze, giornalmente, e dopo essermi informata se avesse controindicazioni per i piccoli, ho iniziato a somministrare questi integratori anche a mia figlia, sciogliendo il contenuto della capsula nel biberon di latte della mattina.

Ora, non so se è un caso, una questione di fortuna o veramente queste due sostanze sono un aiuto eccezionale per le difese immunitarie, fatto sta che mia figlia che ha 33 mesi, da settembre ad oggi ha avuto soltanto un paio di raffreddori durati 3-4 giorni e con una sintomatologia talmente lieve da non necessitare di nulla se non un po di lavaggi nasali (tra l’altro io personalmente non ho avuto nulla di nulla)

Lei che ne pensa Dottoressa?

Grazie

Barbara

Cara Barbara, l’argomento che sollevi è molto interessante. Io, da brava pediatra tradizionale (brava è detto in senso ironico), pur essendo a conoscenza dell’importanza dei probiotici da almeno una decina d’anni, in quanto raccomandati e supplementati ai latti in polvere per lattanti  (non a tutti), confesso le mie scarse conoscenze a proposito dell’alga klamath. Mi è venuta una grande curiosità e mi sono documentata come ho potuto. Ho appreso quindi le sue sorprendenti proprietà che, se reali come credo e confermate su larga scala, aprirebbero importanti prospettive nel campo della salute e della prevenzione, e non solo infantili. Quello che però sono certa di dover dire sono due cose: primo che è sempre necessario valutare come queste sostanza (probiotici e alga klamath) sono stati preparati, conservati e assunti dal soggetto (e in questo caso la serietà della casa produttrice è fondamentale così come l’assunzione dopo prescrizione da parte di un medico o di un naturopata esperti e non l’autoprescrizione, anche se non si tratta di un farmaco vero e proprio), e, in secondo luogo, che, anche se tu sei molto soddisfatta della salute della tua bimba e penso anche della tua, prima di pensare che senza i probiotici e l’alga klamath sarebbe andata peggio sarebbe bene sperimentare queste sostanze in scala più larga di quanto non sia stato fatto fin’ora, almeno nell’infanzia.

Detto ciò, non penso assolutamente che vi siano controindicazioni all’assunzione di acidophilus dds1, il più efficace tra i probiotici, assieme all’alga klamath che ne potenzia l’effetto, da parte dei bambini, anzi, sarebbe bene diffondere maggiormente questa cultura tra le mamme per promuovere il benessere dei bambini e di tutta la famiglia e creare statistiche scientificamente convincenti.

Detto ciò, perché non cogliere l’occasione e parlare un po di questi benedetti probiotici?

I probiotici sono sostanze derivanti dai prebiotici. E cosa sono i prebiotici? Sono per definizione sostanze non digeribili dall’intestino, che cioè si ritrovano intatte nelle feci dopo digestione, presenti in alcuni alimenti purché freschi e non trattati chimicamente. Si tratta per lo più di fibre idrosolubili come polisaccaridi, glucani, fruttani, inulina e via discorrendo, carboidrati, come ho detto, non digeribili, la cui proprietà è quella di favorire nell’intestino, in particolare nel colon, lo sviluppo di una microflora “amica”, i probiotici, appunto.

Nel nostro sistema digestivo, bocca-stomaco-intestino, vi è un vero e proprio ecosistema composto da alcune centinaia di specie batteriche autoctone e cosìdette “amiche” che servono per il buon funzionamento dell’intestino, per difendere l’organismo dall’invasione di batteri nocivi, per rinforzare le sue difese immunitarie in modo che si possa difendere meglio lui stesso, per distruggere sostanze anche non infettive nocive come cellule neoplastiche, radicali liberi e sostanze che, se assorbite così come sono, produrrebbero allergie o intossicazioni. Sono i probiotici che, oltretutto, rendendo il contenuto del lume intestinale più acido, lo rendono inadatto alla proliferazione dei batteri nocivi e, aderendo alle pareti dell’intestino “tolgono il posto” e impediscono il loro attecchimento. Per di più, dovendosi loro stessi nutrire per sopravvivere e moltiplicarsi, tolgono cibo ai batteri nocivi che si nutrono delle stesse sostanze. E come se non bastasse, producono a loro volta sostanze (come l’acidophillina) che hanno una funzione simile agli antibiotici: sono quindi produttori di antibiotici naturali.

Ma perché proprio adesso tanta attenzione nei riguardi dei probiotici? Perché la vita stressante che conduciamo, l’alimentazione sempre meno naturale, costituita da cibi sempre meno integri e vitali, l’uso di additivi e conservanti, nonché di fertilizzanti chimici e pesticidi in agricoltura, l’uso di antibiotici in medicina allopatica (indispensabili ma non privi di effetti collaterali) impoverisce sia i cibi tradizionali che il nostro intestino proprio di quei prEbiotici che una volta contenevano e che sono i precursori dei probiotici in questione.

L’acidophilus è il più importante batterio amico dell’intestino, e anche il più resistente perché non è intaccato dai succhi gastrici né da quelli intestinali, vive bene a 37 gradi contrariamente ad altri probiotici che preferiscono temperature più elevate (oltre i 40 gradi) e conserva a lungo la sua vitalità soprattutto se a secco.

Però stress, assunzione di acqua trattata con cloro o fluoro, cattive abitudini alimentari, assunzione di antibiotici o di estrogeni come nella pillola anticoncezionale, possono ridurre anche di due terzi la sua efficacia.

Ma, in concreto, quali sono i benefici di questo benedetto acidophilus dds1? Allora, in genere migliora la digestione: contiene enzimi che favoriscono la digestione del latte e dei latticini riducendo il gonfiore post-prandiale che alcuni soggetti lamentano dopo assunzione di formaggi latticini o frutta; migliora la stitichezza  visto che favorisce la digestione; favorisce l’assimilazione delle vitamine del gruppo B; ha proprietà antibiotiche antibatteriche, antivirali e antimicotiche e aiuta la risoluzione di molte infezioni che hanno a che fare con il sistema digestivo: per es. le infezioni della bocca come le afte, o delle labbra come l’herpes simplex ricorrente, o dell’intestino come diarree da salmonella enterobatteri patogeni ecc., o della vagina come vulvovaginiti da candida; aiuta la scissione enzimatica del colesterolo quindi lo riduce (anche perché se ne ciba perché ne è ghiotto!); ha un’azione antitumorale in quanto disattiva sostanze chimiche che possono trasformarsi in sostanze cancerogene (come i nitriti dei conservanti che si trasformano in nitrosammine cancerogene); favorisce l’attivazione di alcune cellule immunitarie e in certi casi si sostituisce alle cellule stesse; è coadiuvante nella cura dell’acne soprattutto giovanile, quantomeno delle sua componenti batterica e ormonale; è indicato nell’osteoporosi perché facilita l’assimilazione del calcio del latte e dei formaggi; sembra inoltre avere un qualche effetto benefico su alcune malattie autoimmuni come l’artrite o la spondilite anchilosante perché proprio in pazienti affetti da queste malattie è stato riscontrato un alto tasso di anticorpi contro alcuni batteri patogeni provenienti dall’intestino che l’acidophilus contribuisce a distruggere; infine, alcuni casi di diabete con normali livelli di insulina sembrano anch’essi giovarsi della terapia con acidophilus.

E perché è raccomandata la combinazione dell’acidophilus con l’alga klamath? Perché l’alga klamath aiuta l’acidophilus a sopravvivere nell’ambiente ostile e fortemente acido dello stomaco e durante il suo tragitto per raggiungere l’intestino lo nutre e lo rifocilla aumentandone efficacia e potenza almeno di tre volte!

Allora, mi direte, si può sapere cos’è questa benedetta alga klamath?

E’ un organismo primordiale, una cellula che nel suo sviluppo si è fermata allo stadio di pre-cariote, cioè nella fase precedente alla comparsa del nucleo, in un certo senso si può dire indifferenziata. Cresce grazie alla sola luce del giorno e alla presenza di anidride carbonica in luoghi umidi e incontaminati. Deve il suo nome al lago Klamath, che si trova tra i monti a sud dello stato dell’Oregon, negli Stati Uniti, ma è conosciuta da millenni. Con essa si curavano già le antiche popolazioni della Cina e gli Atzechi del centro America perché si trova in tutti i mari oltre che nei laghi. Il lago Klamath ha acque purissimee poco profonde e si trova alla confluenza di numerose cascate: esse, quindi, sono cariche di minerali e trasmettono bene la luce. Ha un colore verde-azzurro che vira e può diventare giallo o rosso per la presenza di betacaroteni.

L’alga Klamath è ricca di tutte le vitamine dalla A al complesso B alla C alla D alla H alla K. E’ inoltre ricca di minerali tra i quali calcio ferro zinco rame ecc in rapporto ottimale tra loro, di aminoacidi essenziali (cioè non sintetizzabili nel nostro organismo ma indispensabili per il nostro metabolismo), di acidi grassi polinsaturi tra i quali i famosi Omega 3 e Omega 6 importantissimi per lo sviluppo delle cellule del sistema nervoso, di betacarotene ed altri caroteni con azione antiossidante, ed è ricca di proteine (più della metà del suo peso è costituito da proteine).

E, oltre alle proprietà nutrizionali, quali sono le altre proprietà dell’alga Klamath? In realtà molto simili a quelle dell’acidophilus: immunostimolante, antitumorale, antinfiammatoria, antinfettiva, antiossidante; riduce inoltre il colesterolo LDL, quello pericoloso, e i trigliceridi; è pertanto importante nella prevenzione delle patologie cardiocircolatorie e arteriosclerotiche; gli acidi grassi polinsaturi che contiene interferiscono positivamente anche nelle malattie autoimmuni, croniche degenerative e infiammatorie (asma emicrania artrite nefrite). L’alga aumenta inoltre la capacità di assimilazione delle proteine e favorisce la crescita muscolare (anabolizzante naturale); attualmente poi si stanno sperimentando e mano a mano evidenziando i suoi benefici effetti su malattie neurologiche degenerative come Parkinson e Alzheimer nonché sul controllo della fame nei soggetti bulimici e dell’umore sui depressi!

Beh, che dire di più? Ti ringrazio, cara Barbara, per avere creato l’occasione per parlare di tutto ciò.

Un caro saluto,

Daniela

P.S. Attenzione! I comuni yogurt in commercio, anche quelli che dicono di contenere lattobacilli vivi, non è detto che contengano bacilli vitali, cioè capaci di agire nel senso descritto fin’ora! La pastorizzazione, l’aggiunta di aromi, di zuccheri e di pezzi di frutta, piuttosto che di conservanti o coloranti, possono distruggere ogni possibile vitalità di questi microrganismi!

 

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