Buongiorno dottoressa,
leggo sempre con molto interesse tutti i suoi consigli, cercando di metterli in atto all’occorrenza.
Ho trovato molto utile l’articolo in cui propone degli esempi di dieta per i nostri piccoli:
il mio problema con mio figlio, neanche a dirlo, sta proprio nel cibo.
Quando ho iniziato a svezzarlo sembrava apprezzare tutto quello che gli proponevo, mangiava di gusto e non lasciava mai nulla.
Con il passare del tempo,e io lo credevo normale, ha iniziato ad avere dei gusti ben precisi…e adesso che ha tre anni mangia solo quei tre/quattro
piatti: pasta in bianco con un filino di olio e parmigiano, puré di patate e patate a forno, pizza, pasta al pomodoro e raramente riesco a fargli mangiare della carne e qualche frittatina cotta al forno. Pochissimo latte.
Niente frutta, legumi, verdure. Le ho provate tutte, frullando, creandogli della faccine con gli alimenti, distraendolo…niente, mi guarda strano, serra la bocca e se qualcosa riesce a metterla tra i denti, vomita.
Non credo di essere una mamma fissata con il cibo, ma ho paura che alimentandosi male, gli manchino i nutrienti fondamentali per un corretto sviluppo.
Probabilmente sono io che sbaglio…
Mi scuso per essermi dilungata troppo, ma le chiedo un consiglio: come devo comportarmi?
La ringrazio molto e le auguro un buon anno.
Antonella
Cara Antonella,
contro i rifiuti dei bimbi si perde quasi sempre: un atteggiamento di contrapposizione è perdente in partenza.
Allora non ti resta altro da fare che assecondarlo per quanto riguarda odore, colore, consistenza e sapore dei cibi, e tentare di giocare d’astuzia nascondendo piccole quantità dei cibi che non vuole mangiare nei cibi che accetta volentieri.
Per esempio, puoi preparare il sugo della pasta facendo cuocere 40-50 gr di carne macinata assieme al pomodoro e frullando il tutto per rendere il sugo di consistenza omogenea: non sarà molto pedagogico fare il piatto unico, visto che sembra essere molto importante che i bambini imparino a differenziare i sapori e a mangiare primo e secondo (solo nel nostro paese, che io sappia, succede ciò), ma intanto si alimenta correttamente.
Anche i legumi possono essere mischiati nel sugo o nella purea di patate, così come il pesce. Fai in modo che il bimbo arrivi a tavola sempre con molto appetito, elimina tutti i fuori pasto, se li davi, e riduci pure la merenda anticipandola un po’, di modo che vi siano almeno tre ore tra merenda e cena.
Dai sempre molta importanza alla prima colazione e cerca di impratichirti il più possibile sul gioco delle equivalenze: se non ama la carne, puoi sostituirla con il prosciutto con porzioni di peso diverso e via discorrendo.
Fai mangiare il bambino assieme agli adulti di modo che si abitui almeno a vedere e a sentire l’odore dei cibi vari preparati per i "grandi" e ne diventi curioso, anche solo per un assaggino. Poi non ti spaccare la testa: purché nelle abitudini del bambino vi siano, nel complesso, tutti gli alimenti utili, anche se sono cucinati sempre nello stesso modo che problema c’è?
Fai grande uso di polpettine morbide, di solito risolvono, e se non va ancora al nido a tempo pieno inizia a pensare di inserirvelo: a volte, assieme ai coetanei i bambini mangiano, se non altro per emularli, mentre con la mamma si divertono a fare capricci.
Un caro saluto,
Daniela
|
|||
|