All’asilo digiuna

 

Gentile dottoressa,

sono una mamma di due bambini rispettivamente di anni 7 e mezzo e 3 anni e 10 mesi.

Premesso che entrambi sono magri e di scarso appetito, ma chi mi da più preoccupazioni è il secondo, Giuseppe. Il bimbo per il primo anno è stato allergico al latte e derivati, e pertanto la sua dieta è sempre stata un po’ limitata. Tutt’oggi il bimbo rifiuta il cibo "solido" ad eccezione di pane anche se in piccole quantità. Ha come un rifiuto per il cibo, sembra spaventato dall’idea di mangiare, inizia a piangere solo al pensiero di assaporare carne, pasta, o altro che non sia semiliquido ( pappine ed omogeneizzati). Se mangia una polpettina morbida sta ore a mandarla giù.

Per questo problema durante il suo primo anno di asilo non l’ho lasciato a scuola per il tempo prolungato. I miei pediatri quest’anno dicono di lasciarlo per imparare a mangiare a scuola insistendo anche se mi resta digiuno. La mia più grande preoccupazione è che in un anno intero il peso è sempre uguale 15 kg, mentre in altezza è cresciuto di 5 cm negli ultimi 6 mesi ossia 99 cm.

consigliatemi.

Cordiali saluti Rosanna

Manda il bimbo all’asilo e lascia che impari a sbrigarsela da solo. Il bimbo è in buona salute e il suo peso non è poi così scarso anche se l’altezza prevale. È ormai cresciuto e in grado di mangiare da solo, masticare, deglutire, ecc. Se continui ad assillarlo per la tua ansia di vederlo crescere in peso otterrai l’effetto contrario a quello desiderato. Evita assolutamente che mangi fuori pasto, prevedi per lui 5 pasti al giorno, insisti ogni giorno di meno per fargli finire il piatto ma, pur assecondandolo nelle consistenza degli alimenti, piano piano inserisci qualcosa di più solido in mezzo alle solite pappe.

A scuola non invocare menù o attenzioni particolari e lascia che se la sbrighi da solo. La fame sarà per lui una ottima consigliera anche se si ostinerà a rifiutare quanto gli verrà proposto a scuola. Aumenta le sue opportunità di movimento fisico all’aria aperta e ricordati che la fame vera è la miglior cura per i bambini che a quattro anni continuano ad ostinarsi a fare i capricci all’ora dei pasti. Ovviamente, se le storie che fa il bimbo al momento dei pasti fossero un modo per attirare la tua attenzione su di lui perché, magari, sei a lungo lontana da lui per motivi di lavoro o perché non si è instaurata una sufficiente complicità o comunicazione tra voi, sarebbe questo il problema sul quale riflettere principalmente, ma non conoscendo il bimbo e la sua situazione familiare non posso capire quale considerazione prevalga.

Un caro saluto, Daniela

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