All’inizio dello svezzamento, ricominciano i risvegli di notte

Buon giorno Dott.ssa,

sono la mamma di un bimbo di quasi 7 mesi che ho sempre allattato esclusivamente al seno.

Da circa un mese ho iniziato lo svezzamento, fino a qui tutto bene, soltanto che il mio bimbo la notte si sveglia molte volte e vuole un po’ ciucciare, premetto che non ne prende molto di latte, sembra quasi che usa questo modo per riaddormentarsi, purtroppo non prende il ciuccio…mai preso fin dalla nascita. Come posso fare? Da cosa dipende tutto ciò?

Grazie in anticipo del suo prezioso consiglio.

 


Con l’inizio dello svezzamento il lattante deve per forza rinunciare almeno in parte a quel contatto stretto e intimo che fino a quel momento poteva avere con la mamma attraverso la suzione del suo latte: inizia quindi ad elaborare un iniziale distacco da lei che non puo’ non procurargli turbamenti e una vaga sensazione di solitudine.

La simbiosi totale, così felicemente ripristinata attraverso l’allattamento al seno dopo il brusco taglio del cordone ombelicale della nascita, si sta ora nuovamente sgretolando e al momento dello svezzamento il bambino sperimenta per la seconda volta il distacco dalla madre. In questo senso è normale che di notte abbia il desiderio di recuperare il contatto attraverso momenti di rassicurazione e consolazione che, in questo periodo, solo il seno può dare. Se poi non vogliamo pensare che il motivo dei risvegli del piccolo sia solo di natura psicologica, bisognerebbe sapere se, qualora gli altri pasti oltre la o le pappe al cucchiaio fossero ancora al seno, il latte materno basta ancora, anche se è probabile che lo sia visto che sembra consolarsi quasi subito dopo essersi attaccato. Quale consiglio dare? Beh, non credo che ci siano molte alternative: o pazienti qualche tempo (quanto non è dato sapere visto che i motivi attuali di risveglio notturno possono trasformarsi fra non molto in risvegli per fastidio alle gengive o qualche brutto sogno e via discorrendo), oppure tenti con il ciuccio per evitare di alzarti ogni volta. Di solito funzionano le vie di mezzo e i saggi compromessi ma la scelta della strategia da adottare di volta in volta dipende moltissimo dal carattere della mamma, da come esprime le manifestazioni di disagio il piccolo oltre che, naturalmente, dal motivo che induce i risvegli.

Un caro saluto,

Daniela

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