Broncospasmo frequente: tenere a casa la bimba dall’asilo?

Gent.le dott.ssa

ho una bimba di tre anni che soffre di broncospasmo, a seguito di banali raffreddori, da quando aveva 15 mesi. Quest’anno ha iniziato la scuola e in due mesi è già stata sottoposta a tre cicli di antibiotico e cortisone per bocca anche per periodi lunghi (10 gg.).

Mi è stato consigliato dal pneumologo di tenerla a casa fino a marzo, data la frequenza degli episodi.

Sto pensando all’omeopatia e quindi a un modo per aumentare le sue difese immunitarie e non doverla per forza tenere a casa da scuola. Cosa mi può consigliare in merito?

Grazie

 


Per quanto riguarda il cortisone: cicli inferiori alle due settimane, in realtà, non devono essere considerati lunghi, quindi a rischio di dare complicazioni o effetti collaterali; per quanto riguarda l’omeopatia, l’unico consiglio che ti posso dare è quello di rivolgerti a un buon medico omeopata, meglio se pediatra omeopata, ma comunque medico, quindi in grado di formulare una diagnosi precisa prima di consigliare una terapia. Io, infatti, non mi occupo di omeopatia e non posso esserti utile da questo punto di vista.

Per quanto riguarda la rinuncia a frequentare la scuola: può ridurre gli episodi di infezioni alle prime vie respiratorie, certo, ma bisogna dire che il miglior sistema per rinforzare le difese immunitarie è proprio quello di venire a contatto con l’infezione e superarla, quindi, a ragion di logica, il miglior modo per rinforzare l’immunità, è proprio quello di andare a scuola.

Il mio consiglio è quello di lasciare a scuola la bimba, di vaccinarla contro pneumococco, contro l’influenza ed eventualmente fare almeno tre cicli di vaccini anticatarrali e, in caso di malattia, oltre alla terapia adeguata, cercare di tenerla a casa in convalescenza per un congruo numero di giorni dopo la guarigione: un tempo si raccomandava che la convalescenza lontano da fonti di contagio durasse almeno quanto la malattia.

Anche la terapia antibiotica andrebbe prescritta con cautela, visto che in età prescolare, cioè prima dei cinque, sei anni, le infezioni virali sono la stragrande maggioranza rispetto a quelle batteriche. A tutto ciò va aggiunta l’importanza di una corretta alimentazione con un adeguato apporto di proteine di origine animale, di calcio e di vitamine ad effetto antiossidante come A e C, meglio se sotto forma di frutta di stagione.

Inoltre, se vivi in città o in un luogo inquinato, almeno uno o due giorni, anche una o due mezze giornate, trascorse all’aria aperta lontano da fonti di inquinamento ambientale darebbero anche loro dei benefici. Ovviamente il fumo in casa deve essere severamente bandito.

Un caro saluto,

Daniela

 

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