Come somministrare l’antibiotico se non vuole

Gentilissima dottoressa,

sono la mamma di Giorgia di due anni e mezzo, le vorrei sottoporre il mio problema. Martedì scorso, la bimba si e’ svegliata con 39.5 di febbre che ha portato avanti fino a giovedì senza che la supposta di tachipirina le facesse nulla. Cosi, spaventata, l’ho portata in ospedale dove hanno deciso di ricoverarla. Subito analisi del sangue e flebo. Può immaginare il trauma della piccola. Mi hanno detto subito che era in atto un’infezione ed hanno cominciato a trattarla per via endovenosa con il Rocefin. Domenica, da un rx al torace è emerso un focolaio di polmonite al polmone destro. La terapia è stata la stessa fino a martedì. Premetto che la febbre è sparita dopo la prima somministrazione di antibiotico e, visitata da ben 4 pediatri, nessuno aveva diagnosticato nulla, visto che gola e bronchi erano puliti. D’altronde, neanche io, se non ci fosse stata la febbre, avrei potuto pensare a nulla di cosi importante, visto che non ci sono stati sintomi come tosse, muchi o altro. Martedì siamo finalmente uscite, proseguendo la cura a casa con l’antibiotico a sciroppo Augmentin e qui il problema: Giorgia non ne vuole sapere di prendere l’antibiotico. Siamo costretti a bloccarle mani e piedi, a tapparle il naso e con una siringa a buttarglielo in gola, insomma a traumatizzarla di più. Avevo richiesto, per questo motivo le punture, ma non hanno voluto. E cosi, ogni volta che le devo dare l’antibiotico sono storie, e può immaginare quanto ne butta. Tra l’altro ora ha anche culetto e vagina completamente arrossate. Come posso aiutarla? La ringrazio infinitamente.

Francesca e Giorgia.

L’antibiotico potrebbe anche essere somministrato mascherato in qualche modo con cibi o bevande per non fare spiacevoli azioni di forza, oppure anche sostituito con una preparazione granulare, sempre da nascondere con yogurt, gelato, succo di frutta, latte ecc. In questo caso, visto che la bimba è piccola, andrebbe però adeguatamente dosata. Ma il problema, credo si stia risolvendo perché mancano pochi giorni alla fine della terapia. Il fatto che abbia i genitali arrossati potrebbe dipendere dal relativo dismicrobismo causato da una terapia antibiotico così intensiva, quindi bisognerebbe somministrare fermenti lattici in alte dosi per due settimane e ipotizzare una colonizzazione da candida sui genitali, micosi molto comune dopo una terapia antibiotica. Se il pediatra che ha modo di visitare la bimba lo confermasse, bisognerebbe applicare una crema antimicotica assieme ad una antiarrossamento.

Un caro saluto, Daniela

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.