Fatica a prendere il latte ad inizio svezzamento

Buongiorno,
La mia bimba che tra poco fará 5 mesi, non è mai stata una gran mangiona, ma da 2 settimane circa fatica a prendere il latte (e provando a cambiare il latte non é cambiato nulla) e mangia ogni 5 (a volte 6 ore), facendo spesso solo 4 pasti al giorno e non finendo sempre i 180 ml.
La notte non mangia quasi mai perché ormai dorme dalle 22 fino alle 6.30. Oggi per esempio ha mangiato alle 4.45 140 ml e alle 10 solo 120 ml.
Abbiamo iniziato anche con la frutta ma non ne mangia sempre tantissima e sabato inizieremo con la prima pappa. Ad oggi pesa 6840.
Volevo capire come comportarti per farle prendere il latte senza doverla sforzare troppo.
Inoltre volevo chiederle come regolarizzare gli orari della pappa visto che la bimba ancora non ha orari fissi e spesso al mattino dorme fino alle 10.
La ringrazio per la disponibilità.

 

Coincide spesso con il periodo dello svezzamento un calo più o meno repentino dell’appetito del bambino. Questo non dipende dal fatto di non gradire il latte o le nuove modalità di alimentazione con il cucchiaino o nuovi sapori, ma da un semplice, fisiologico calo di appetito in generale dovuto al fatto che, sia all’inizio del secondo trimestre di vita, sia all’avvicinarsi del terzo trimestre vi è una fisiologica diminuzione della velocità di crescita ponderale, quindi un minor bisogno di calorie, quindi un minor senso di fame. Naturalmente, quando un bambino cambia repentinamente atteggiamento riguardo al latte o al cibo in generale, è sempre bene escludere che non sia in incubazione una malattia, una otite, una infezione alle vie urinarie e così via, ma in linea generale è molto frequente assistere ad un calo significativo dell’appetito del bambino proprio in coincidenza con il periodo dello svezzamento, che esso sia o meno già iniziato. Allora cosa bisogna fare? Prima di tutto, esclusa la presenza di patologie in atto, non preoccuparsi; in secondo luogo consiglierei di mantenere l’orario dei pasti il più possibile regolare, di solito con 5 pasti al giorno quando il bambino assume una pappa soltanto a mezzogiorno e gli altri pasti a base di latte o frutta e 4 pasti quando viene introdotta la seconda pappa serale. Cercherei inoltre di evitare i fuori pasto, di non dare troppi cereali o biscotti nel biberon e di svegliare il bambino con delicatezza attorno alle otto, massimo nove di mattina per poter dare un giusto intervallo tra le poppate o i pasti. Eviterei, se possibile, la poppata quando si sveglia alle quattro oppure cercherei di dare una minima quantità di latte in modo da non alterare il primo pasto delle otto o delle nove. A quest’ora preparrei il solito biberon di latte con due cucchiaini di biscotto granulato o di cereali, verso le dieci e mezzo, massimo undici se la prima poppata è stata ritardata proverei ad abituarlo a mezzo vasetto di frutta omogeneizzata o anche un po meno le prime volte e dopo non meno di due ore e mezzo darei la pappa, cioè verso mezzogiorno, mezzogiorno e mezzo. Verso le tre e mezzo, quattro una merenda a base di latte come la prima poppata e idem a cena. Io non insisterei troppo se non finisce i suoi 180 gr di latte prescritti, soprattutto alla poppata del pomeriggio, dopo la pappa: al massimo darei una sesta poppata la sera tardi, anche non abbondante, nella speranza che non si svegli così presto la mattina. Ricorda, comunque, come ho già detto, che un calo di appetito è frequentissimo attorno al quarto, quinto mese e che non serve insistere o tentarle tutte per fare in modo che il bimbo mangi proprio tutto quanto prescritto, così come non serve preoccuparsi troppo assiduamente della crescita ponderale che, in questo periodo, può subire rallentamenti o anche arresti momentanei, soprattutto se i genitori sono di costituzione snella ed esile: dopo il sesto mese, infatti, i lattanti, dopo un primo periodo florido durante il quale fanno scorta e accumulano grasso, tendono ad assumere le caratteristiche somatiche dei genitori. E’ importante anche che ia bimba stia molto all’aria aperta e che abbia occasione di fare movimento compatibilmente, ovviamente, con le sue capacità motorie del momento. Falla uscire almeno due volte al giorno; se abiti in città portala in luoghi salubri anche fuori città almeno una o due volte la settimana e fai in modo che il momento del pasto si svolga in serenità, senza fretta, senza ansia, nel pieno rispetto di quanto la bimba ti fa capire di volere, senza insistere per imporre la tua volontà o, peggio ancora, regole imposte da terzi, spesso troppo standardizzate e poco personalizzate.

 

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