L’incubo della doppia pesata

Buongiorno dottoressa,

Le scrivo in merito all’allattamento di mia figlia.

Luciaha 4 mesi e mezzo e la allatto dalla nascita, a parte qualche sporadica aggiunta di latte artifciale (consigliataci dalla pediatra e dall’ospedale alladimissione) fino a circa 1 mese di vita (solo poche volte, massimo dieci in tutto e da me sospeso perché non lo ritenevo necessario ma anzi dannoso per l’allattamento). Lucia alla nascita pesava 3,600 kg e ora pesa 7,150.

Abbiamo avuto problemi nell’attaccamento (anche perchè in ospedale non mi hanno insegnato ad attaccarla e mi hanno da subito fatto usare iparacapezzoli) ma li abbiamo superati (con fatica ma non abbiamo desistito!) molto bene e la crescita della bambina lo conferma.

Però queste difficoltà mi hanno messo l’ansia che la bambina mangiasse poco e quindi sono nelbel mezzo del gorgo della doppia pesata, anche perchè la pediatra mi dice che la bambina deve prendere ogni giorno la quantità di latte pari al suo peso moltiplicato per 150.

Se fino a 2 settimane fa Lucia mangiava anchepiù del risultato di tale formula, ora mangia molto meno. Specifico che da 2 mesi non fa la poppata nottirna e fa 6 poppate al giorno.

Ora vedo che si stacca molto presto dal seno, a volte sembra rifiutarlo e non vuole proprio mangiare più, anche se la maledetta pesa dice che ha preso solo 100 gr…

Lechiedo una consulenza in questo senso: come mai la bambina mangia meno? Quella formula su cui insiste la pediatra è valida anche per il latte materno? Può essere che la bambina risenta del caldo che è arrivato da una settimana?

Nelle scorse 2 settimane (quando ancora mangiava tanto) era cresciuta di quasi 300 gr a settimana, questa di 150/180 gr.

Può essere che la bambina,a vendo quasi raddoppiato già il peso alla nascita, si auto-regoli e mangi meno? Non è che questa diminuzione di quantità di latte porti poi ad una diminuzione della mia produzione di latte?

Specifico che a parte la diminuzione di alimentazione, Lucia non ha cambiato abitudini di sonnoo di comportamento: sembra sempre serena e allegra.

L’unica altra cosa che mi viene in mente è che questa diminuzione di alimentazione è in parte coincisa con l’inizio dell’assunzione da parte mia di una cura per la perdita di capelli, prescritta dal io dermatologo dal quale ero in cura da anni per lo stesso problema, che a 3 mesi dal parto si è ripresentato. La cura è una lozione e un integratore di aminoacidi e il dermatologo mi ha assicurato che non interferiva con l’allattamento.

La ringrazio per il tempo che vorrà dedicarmi e le porgo i miei più cordiali saluti.

Chiara 

Io non so se quello che sto per dirti ti farà molto piacere o se ne rimarrai perplessa, però il mio parere è che tutti i problemi che mi esponi non sono altro che falsi problemi.

Sin dalle prime settimane, infatti, forse è stato un falso problema lapresunta necessità di aggiunte di latte artificiale.

È un falso problema, anzi, un problema indotto, la deleteria abitudine della dopia pesata; èun falso problema volere a tutti i costi sapere con la doppia pesata quanto latte assume la bimba ad ogni poppata; è un falso problema anche se rispecchia rigorosamente quanto prescrivono le benedette linee guida dell’alimentazione infantile pensare che un bambino debba per forza assumere una quantitàdi latte pari al suo peso più 150 ( è vero, però questo calcolo deriva anche dalla media del latte assunto dai bambini alla stessa età a parità di peso, genericamente, senza distinguere il tipo di latte assunto, ma il lattematerno può anche essere molto sostanzioso e in ogni caso è assimilato così bene da equivalere spesso a quantità inferiori di latte artificiale).

È un falso problema preoccuparsi se compiuto il primo trimenstre la bimba cresce meno ogni settimana in quanto questo è perfettamente normale e se 300 gr di crescita settimanale potevano essere un po tanti, 180 gr sono più che soddisfacenti per una bimba di 4 mesi.

È, inoltre, un falso problema preoccuparsi per la normalissima caduta dei capelli che avviene dopo alcuni mesi di allattamento anche se questo fenomeno sembra ad occhio essere molto evidente: i capelli fisiologicamente cadono e rinascono continuamente, ma questo ricambio fisiologico si arresta in gravidanza a causa – o grazie – all’abbondanza degli estrogeni che caratterizza questo periodo della vita, che nutrono il capello e lo mantengono giovane; pertanto, dopo la nascita,riprendendo il normale ciclo vitale di invecchiamento, caduta e rinascita, i capelli che ormai sono diventati tutti "vecchi" perché non più caduti in gravidanza, cadono tutti asieme e la mamma si impressiona credendo di diventare calva!

Da la colpa all’esaurimento, alla carenza di vitamineo di minerali o quant’altro, mentre invece l’allattamento è una funzione assolutamente fisiologica che, se si segue una corretta alimerntazione, non influisce se non in bene sull’equilibrio generale dell’organismo e sulla salute generale della donna. Pertanto, a meno che tu non soffra di forte anemia o, per un motivo qualsiasi, la tua alimnetazione non possa essere corretta e bilanciata, prendi pure tutti gli integratori che credi, mavedrai che quando tutti i capelli "vecchi" saranno caduti, anche la perdita attuale si arresterà come d’incanto e tutto tornerà nella norma, sia che tu continui ad allattare, sia che tu smetta.

Goditi, quindi, la tua bimba bella serena ed intelligente così com’è, smettila di pesarla in continuazione ma accontentati di un controllo mensile di peso e altezza o anche ogni due mesi, allattala al seno tutte le volte che lo richiede, almeno fintanto che non si sveglia di notte per fame o non chieda altro latte alla fine della poppata, goditi la vita allegramente assieme a lei e a tuo marito senza arrovellarti con inutili preoccupazioni, allenta un po il tuo cordone ombelicale con la tua forse troppo scrupolosa pediatra e aspetta che sia la bimba con il suo comportamento a farti capire fra un mesetto o due se è giunto il momento di svezzarla.

Sono sicura che a quel momento sarai perfettamente in grado di capirlo senza doverti affidare completamente ai giudizi altrui.

Un caro saluto, Daniela

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