Gentile Dottoressa, ho un bimbo di 3 anni e da natale gli ho scoperto un linfonodo sotto al collo anche se era sano. Ma 6 giorni fa si è ingrossato nuovamente e ha avuto mezza giornata 38 di febbre. La pediatra l’ha visitato e ha riscontrato molti linfonodi. Quello sotto il collo non le piaceva così mi ha dato antibiotico per una settimana ma nessun miglioramento. Alterna giorni in cui ha la febbre con giorni in cui non la ha. Secondo lei è il caso di ricoverarlo? Grazie.
Senza visitare il bimbo è difficile farsi una idea del problema. A 3 anni i bambini tendono ad avere reazioni linfonodali importanti e durature anche in seguito ad infezioni di poco conto. E’ inoltre importante conoscere bene la sede del linfonodo, la presenza di altri linfonodi ingrossati in altre parti del corpo, le dimensioni del linfonodo stesso che, quando non sono preoccupanti non dovrebbero superare i due cm di diametro. Alla palpazione il linfonodo dovrebbe presentarsi con superficie liscia, con forma rotondeggiante o ovale, dovrebbe essere spostabile e mobile sui piani sottostanti e non aderente ad altre strutture, non dovrebbe far male, non ci dovrebbe essere arrossamento sulla pelle sovrastante né aumento di temperatura della pelle stessa. Vanno poi ricercati altri linfonodi soprattutto in sede sotto claveare, sotto l’ascella, all’inguine. Poi bisonga capire se l’ingrossamento è di un singolo linfonodo o ve ne sono altri ingrossati. Alcune semplici analisi del sangue possono rivelare una infezione in atto o pregressa come toxoplasmosi, mononucloeosi, ecc. e, se proprio il dubbio dovesse rimanere, si può fare una ecografia del linfonodo per studiarne meglio la struttura interna. Tutti questi accertamenti si possono fare facilmente senza ricovero e nel frattempo si può tenere in osservazione il piccolo controllando un eventuale aumento o riduzione di volume del linfonodo stesso, la presenza di febbricola o altri sintomi. Il ricovero, per ora, mi sembra veramente eccessivo.