Buongiorno Dottoressa,
la disturbo nuovamente, ma capitano proprio tutte a me.
La mia bambina frequenta il secondo anno della scuola materna, non racconta quasi mai nulla di quanto avviene all’asilo ma probabilmente questo fatto l’ha colpita.
Esce ogni giorno alle 13.30, fatta eccezione per giovedì scorso quando, per un’occasione particolare, l’ho lasciata fino alle 14.30.
Per un fraintendimento dell’insegnante anche la mia bambina è stata preparata per l’uscita e nell’occasione le si è avvicinata una mamma che (non so per quale ragione) l’ha baciata sulla bocca.
La mattina seguente ho voluto chiarire l’episodio con l’insegnante che mi ha confermato il fatto.
Mi potrebbe dire se e quali malattie sono trasmissibili con un bacio?
La ringrazio ancora una volta per la pazienza oltre che per la competenza e completezza delle sue risposte. Saluti
Arianna
Non è nostra consuetudine baciare i bimbi sulla bocca e questo, certamente, può colpire profondamente una mamma che, in preda allo stupore e allo sgomento, si fa venire mille paure che di razionale, in fondo, non hanno un granché.
Un veloce bacio fortuito non può trasmettere nulla di più di quanto non possano trasmettere ore e ore di condivisione di uno stesso ambiente scolastico animate senz’altro da numerosi e ripetuti contatti fisici più o meno ravvicinati come lotta, abbracci vari, scambio di giochi e di matite che spesso, anche inconsciamente, vengono mordicchiate, stoviglie, bicchieri ecc., ecc. tra i vari bambini della scuola e della classe e se viene quasi subito da pensare alla mononucleosi come malattia trasmessa anche attraverso il bacio e la saliva, il problema è mille volte più probabile e statisticamente più evidente nella fascia di età degli adolescenti e ragazzi già grandi che sperimentano tra loro i primi approcci affettuosi piuttosto piuttosto che tra i bimbi piccoli, anche se baciati in modo del tutto inconsueto, sicuramente come gesto affettuoso e spontaneo dettato da una cultura diversa dalla nostra e non con un secondo fine.
Dal punto di vista sanitario, starei quindi più che tranquilla perché non vedo in questo episodio nulla di particolarmente sospetto da punto di vista infettivo che non sia un rischio generico di ogni persona, adulto o bambino che sia, che frequenta una comunità o altre persone.
Considera, poi, che i bambini, molto più degli adulti, sono portatori e a rischio di trasmettere molte malattie, ma che germi e batteri, per potersi esprimere in modo eclatante, hanno bisogno di essere in gran numero e questa loro grande quantità si può trasmettere solo con contatti frequenti, ripetuti, prolungati e molto ravvicinati, non con un contatto sicuramente brevissimo, unico e furtivo.
Tranquillizzati, quindi e cerca di capire bene cosa ti porta a questa irrazionale paura di infezioni.
Un caro saluto,
Daniela