Reazione al latte artificiale e latte ippallergenico spinto

 

Gentile dottoressa,

sono la mamma di Giacomo, un bimbo di cinque mesi.

Circa 3 settimane fa, il mio pediatra ha aggiunto il latte artificiale alla dieta del mio bimbo in quanto il mio latte non era più sufficiente.

Alla terza somministrazione ha avuto un’orticaria spaventosa seguita da un collasso (cortisone+ antistaminico la terapia).

Ora il bimbo è svezzato con pappa a pranzo e cena e mi hanno prescritto il Neocate ipoallergenico. A parete il costo (53 € per 400 gr), il problema è che non gli piace e poi non vuole latte dal biberon, quel poco riesco a darglielo con il cucchiaino.

Secondo lei ci sarebbe un latte diverso per lui? Oppure come posso farglielo accettare e fargli usare il biberon? Lui pesa 8,200 kg ed è lungo 69 cm.

Grazie della disponibilità

La reazione del tuo bimbo al latte artificiale è stata tale da non poter pensare ad altro latte se non ipoallergenico spinto. Non ho a mente i prezzi, però alternativi al Neocate ipoallergenico, che effettivamente è carissimo, possono essere il Pregomin e l’Alfaré che, da come ricordo, costano sempre molto, ma un po’ meno.

L’alternativa al biberon che rifiuta – ma è possibile che rifiuti anche soltanto il saporaccio di questi latti ipoallergenici – sarebbe la preparazione con questo latte, magari leggermente più diluito, di una farina lattea aggiungendo crema di riso o riso mais e tapioca e dando il tutto con il cucchiaino.

Naturalmente i cereali aggiunti a questo latte non vanno dati nella pappa o comunque ne vanno dati di meno nella pappa salata per non eccedere in cereali.

Fra un mesetto , quando il bimbo, che è già cresciuto moltissimo, potrà assumere la seconda pappa serale, il problema sarà ulteriormente ridotto e la spesa pure, visto che i pasti a base di latte saranno soltanto al massimo due, mattina e merenda e almeno uno dei due, la merenda, potrebbe essere costituito da uno yogurt di riso, che si può trovare in commercio anche con il sapore migliorato alla frutta, ecc., ecc.

Anche lo yogurt alla soia potrebbe andar bene, ma almeno un 30% dei bambini gravemente allergici alle proteine del latte lo diventano anche alle proteine della soia (molto più raramente a quelle del riso), quindi sarebbe meglio non abusarne.

Se proprio anche questi latti ipoallergenici, o meglio, con aminoacidi ad idrolisi spinta, da me indicati, non fossero graditi al bimbo, potresti chiedere al tuo pediatra cosa pensa dell’idea di dare latte di riso o di cereali (dopo il sesto mese visto che contengono glutine) al posto di questi ipoallergenici. Secondo me potrebbe essere una valida alternativa, ma non ora, quando il bimbo assumerà almeno due pappe salate e, magari, uno yogurt di pomeriggio. Il latte rimarrebbe, quindi, solo la mattina.

Se non ama la tettarella puoi usare il bicchierino col beccuccio oppure dare il latte col cucchiaio con santa pazienza, ispessito con crema di riso. Attenzione, comunque, a non confondere i latti semplicemente ipoallergenici, generalmente distinti dalla sigla HA, composti da proteine sempre di derivazione vaccina ma idrolisate solo parzialmente, quindi in modo, a mio parere insufficiente per il tuo bimbo e i latti con idrolisi spinta delle proteine tanto da contenere soltanto aminoacidi, cioè soltanto i mattoni con i quali si costruiscono le proteine ma non le proteine intere e nemmeno pezzi di catene proteiche come, appunto, contengono i latti semplicemente HA.

Un caro saluto, Daniela

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