Rifiuta di essere toccato

Gentilissima dottoressa,

le scrivo per avere un suo parere in merito al comportamento di mio figlio di due anni, che compie fra pochi giorni.
Innanzitutti Federico è un bambino vivace, parla tanto, ripete ogni parola e capisce tutto quello che gli si dice… riesce ad articolare anche piccole frasi.
L’anomalia del suo comportamento sta in ciò che spesso rifiuta di essere toccato, grida se lo accarezziamo o baciamo e quando questo avviene lui si tocca addosso per scrollarsi il bacio o la carezza. Di notte, poi, si sveglia e tutto assonnato inizia a piangere e se cerchiamo di consolarlo lui grida, e dice no a tutto, compreso le carezze… più lo accarezziamo più si agita di notte… questo dura circa 10 minuti e poi si riaddormenta. Le dico che ha una sorellina di circa 6 mesi, con la quale interagisce abbastanza, a volte la coccola a volte le butta oggetti addosso…

Le dico anche che su suggerimento del pediatra gli abbiamo tolto il ciuccio da 2 settimane, con un trucco che ha funzionato benissimo (in pratica abbiamo tagliato la punta e prima di darglielo abbiamo fatto finta che cadesse. Lui, quando l’ha messo in bocca, ha detto che si era rotto, l’ha gettato nella pattumiera, e da allora non l’ha cercato più, o se quando lo cercava, bastava che gli si dicesse che lui l’aveva buttato e così si acquietava)… sto cercando di evitare di sgridarlo, di essere più presente… ma mi chiedo è anomalo il comportamento o si può attribuire ad una fase di crescita comune anche ad altri bambini? Crede debba rivolgermi a qualche specialista?
Grazie infinite come sempre per la sua cortese disponibilità e consulenza per noi mamme tanto preziosa, perché spesso i nostri pediatri poco ci ascoltano… quanto mi piacerebbe averla come nostra pediatra fisicamente…

Cordiali saluti

Cinzia

Il tuo bimbo, prima di tutto, si trova nella famosa fascia di età dei no per qualsiasi cosa, cioè di affermazione della propria personalità e autonomia attraverso i no e i capricci per un nonnulla, quindi, a mio avviso, è tutto regolare. Poi bisogna tenere presente che l’arrivo della sorellina è sicuramente stato per lui un avvenimento un po’ destabilizzante e per recuperare l’attenzione su di sé esaspera gli atteggiamenti di opposizione ai genitori – che per altro avrebbe comunque –

Nella ricerca di una loro autonomia psicologica, poi, i bambini diventano improvvisamente molto gelosi del loro corpo e della loro intimità: questo succede anche durante la visita pediatrica quando lo stesso bambino che ormai conosce bene il suo pediatra e ha sempre accettato di essere visitato, spogliato, ecc. come se fosse un gioco o comunque una normale periodica consuetudine, improvvisamente si oppone vigorosamente ad ogni manipolazione o anche solo alla routine di essere spogliato solo per il fatto di essere diventato molto geloso del suo corpo, dei suoi confini nonché delle sue parti intime. Fin qui, quindi, non ci sarebbe nulla di anormale ma semplicemente molta pazienza da mettere in conto fino alla fine di questo difficile periodo evolutivo – che dura un anno o due –

Però per semplice dovere di completezza, non posso non accennare al fatto che il genitore non deve mai dimenticare il problema degli abusi sui bambini da parte di persone adulte che possono frequentare la comunità che frequenta anche il bimbo. Non sarà certamente il caso del tuo bimbo, mi guardo bene dal pensare una cosa del genere, però alcune situazioni purtroppo esistono e danno luogo a profondi disagi nel bambino che spesso non sono captati in modo corretto dal genitore o lo sono con ritardo. È quindi bene non trascurare nessuna eventualità quando un bambino improvvisamente cambia alcuni suoi atteggiamenti nei confronti di abitudini ed intimità che aveva con i genitori o gli adulti.

Un caro saluto, Daniela

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