Tosse abbaiante

Salve,

ho una bambina di 17 mesi; l’altra mattina si è svegliata con una tosse abbaiante (tipo verso della foca) e con febbre a circa 39 rettale. La tosse non è stata frequente, ma comunque di quel tipo. Nel pomeriggio ho sentito il mio pediatra che mi ha prescritto 25 gocce di soldesam 1 volta al giorno per 3 giorni, dicendomi che era meglio intervenire subito perché se si fosse complicata sarebbe stato tutto più difficile. Premesso che entrambi i miei figli (il primo ha 3 anni) non hanno mai avuto bisogno, fortunatamente, di nessun tipo di medicine (tranne paracetamolo quando particolarmente abbattuti dalla febbre alta), mi chiedevo se la terapia prescrittami fosse davvero necessaria e se, nel caso in cui si dovesse ripresentare una infiammazione della laringe fosse comunque il caso di intervenire con un cortisonico (e la dose deve essere quella?)
La ringrazio per la disponibilità.
Roberta

La tosse abbaiante o tipo foca, come dici tu, è tipica della laringite acuta che nei bambini è piuttosto frequente e soprattutto quasi sempre di origine virale. Senza la presenza di febbre non costituirebbe un problema particolare e potrebbe bastare un antinfiammatorio più l’umidificazione dell’aria respirata dal bambino. Però, se l’infiammazione è di un grado maggiore, se vi è febbre alta concomitante, potrebbe anche essere di origine batterica – penso all’emofilo – oppure, se virale, potrebbe tendere comunque a peggiorare velocemente nell’arco delle ore provocando serie difficoltà respiratorie acute che potrebbero anche portare in ospedale. Quindi il cortisone è stato prescritto, credo, non tanto per i sintomi accusati dalla bimba in quel momento, ma a titolo precauzionale, sapendo, tra l’altro, che di solito il peggioramento di una laringite acuta o, peggio ancora, le manifestazioni di una epiglottite acuta si manifestano proprio nelle ore notturne, durante il sonno del bambino. 

È stata, quindi, una giusta e prudente prescrizione anche qualora l’obiettività clinica di quel momento, forse, non la giustificava in pieno. Il dosaggio del desametasone va modulato in base ai sintomi e all’effetto che si vuole ottenere: la terapia non è di lunga durata, quindi non sono da temere effetti a lungo termine. È un farmaco che è bene avere a casa perché può essere considerato di emergenza, ma non è detto che debba per forza servire in occasione di altri episodi simili che si dovessero verificare. La dose prescritta è alta ma necessaria come dose di attacco. Essa potrebbe anche essere ripetuta fino ad un massimo di tre volte al giorno ma studi piuttosto recenti dimostrano che molto spesso, con un dosaggio piuttosto alto del farmaco, una sola dose è sufficiente per ridurre o rimuovere i sintomi. Quindi puoi stare tranquilla perché sei stata ben consigliata.

Un caro saluto, Daniela

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