Si sveglia di continuo di notte e vuole il seno

Salve gentile dott.ssa,

so che è un argomento trattato già tanto ma sono proprio alla disperazione più totale.

Mio figlio ha sempre mangiato ogni 2 ore ed ancora di giorno lo fa. Da agosto scorso poi ha iniziato a svegliarsi la notte regolarmente OGNI ORA e VUOLE solo il seno altrimenti non si placa.

Io non riesco più a dormire, anche per via dei risvegli dell’altro figlio di 3 anni e mezzo, non so più cosa fare. La mia pediatra dice che lo devo staccare dal seno ma sinceramente volevo continuare ancora qualche mese. Il bambino è molto attaccato a me e da me non vuole neppure la pappa, che sta mangiando solo con le maestre del nido. Anche con il biberon ho dei problemi: lo prende solo con le maestre e non con me. Insomma, da me si aspetta solo la tetta! Ha un bel caratterino e, mentre prima riuscivo a tenerlo buono con il ciuccio e riuscivo a calmarlo, ora non c’è verso.

Cosa fare? Sto pensando al Nopron ma ci sono pareri contrari sul suo utilizzo e sui suoi effetti collaterali. Non so se ho la forza ora di sentirlo piangere perchè vuole la tetta (ieri ho provato a non dargliela ma, dopo 20 minuti di pianto disperato, pur coccolato in braccio e cullato, ho ceduto e gliel’ho data).

Vorrei poter mantenere almeno due o tre poppate al giorno, anche una o due la notte….ma non 8 o 9 ciucciatine notturne! Mi sento davvero esausta, lavoro e ho la sveglia alle 6.30 ogni mattina, più un’altra peste di 3 anni e mezzo da gestire con la sua gelosia! È possibile svezzarlo dal seno solo la notte? La mia pediatra dice di no, che devo toglierglielo tutto il seno, o tutto o niente perché altrimenti lo confondo. Ma io non sono convinta: e se smetto di allattare e continua ancora a svegliarsi tutte queste volte?

La prego mi conforti con il suo parere.


In questo tuo sfogo più che comprensibile ti sei dimenticata di dirmi l’età del tuo bimbo e da quanto tempo va al nodo.

Se è sotto inserimento potrebbe avere delle tensioni dovute all’ambiente nuovo e al distacco da te che non esprime con le maestre del nido perché non ancora affettivamente legato a loro; potrebbe avere qualche fastidio notturno a causa dell’arrivo dei dentini (ripeto, non so la sua età); potrebbe avvertire e assorbire il tuo nervosismo e non ricevere dal seno la stessa serenità dei mesi precedenti; potrebbe avere semplicemente fame se prende una pappa a cucchiaio già da un mese e potrebbe avere bisogno della seconda la sera se non la prende già.

Certo è che se continui ad attaccarlo ogni ora o ogni due ore non troverà mai latte sufficiente per saziarsi e questo potrebbe essere l’inizio di un circolovizioso da rompere.

Allora armati di santa pazienza, se puoi e di molta determinazione: convinciti che le poppate così ravvicinate e così fuori orario non sono nutritive e che la consolazione che possono dare è transitoria e apparente, soprattutto se gli trasmetti nervosismo e tieni duro evitando di attaccarlo ogni volta mantenendo solo una,massimo due poppate notturne, ma meglio anche nessuna se ha già otto mesi e soprattutto non attaccarlo più sin da tre, quattro ore almeno prima della prima poppata del giorno, cioè della colazione, altrimenti continuerà a non trovare latte e non ne uscirai mai fuori.

Quando piange fuori orario fai sentire la tua presenza fisica accanto al lettino ma, se possibile, non prenderlo in braccio, o almeno non tutte le volte e prova con il ciuccio senza demonizzare all’eccesso questo rimedio non perfettamente ortodosso ma spesso utile.

Comincia a pensare un po’ anche a te e ai tuoi sacrosanti diritti perché una mamma stanca ed esaurita non serve a nessuno in famiglia e responsabilizza anche il papà che, finché la mamma allatta,potrebbe tendere a delegare tutta la gestione del figlio a lei pensando di non essere ancora utile o indispensabile.

Ma non è vero: un papà più distaccato e meno provato di stanchezza può essere una figura molto rasserenante per il bimbo e nel frattempo tu potrai allentare un po’ la presa: ad una mamma anche stanchissima basta pochissimo per ricaricarsi, a volte basta rendersi conto che non è sola.

Ovviamente accertati che il bimbo non soffra di malattia da reflusso o di altra patologia che potrebbe renderlo agitato di notte (intolleranza al latte artificiale o vaccino, infezione alle vie urinarie, otite, ecc.).

Un caro saluto,

Daniela

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