Stitichezza neonato: cosa fare?

Buonasera Dottoressa Daniela,
ho notato che il mio bambino, di appena venti giorni, fa difficoltà ad andare di corpo. Io e il papà lo stiamo aiutando con il sondino e le sue feci sono granulose ma nello stesso tempo elimina anche acqua!! Premetto che il mio latte non basta per questo allatto prima al seno e poi aggiungo latte artificiale! Volevo sapere se la cosa dipenda da questo oppure dipenda dal latte artificiale. Ho cambiato il latte ma la situazione è sempre la stessa… è il mio primo bambino e non so come comportarmi! Aspetto sue notizie, la ringrazio.

Stitichezza neonato: cos’è?

La stitichezza è definita dall’aspetto delle feci e non dalla difficoltà ad evacuarle. La funzionalità dell’intestino di un neonato, infatti, è ancora immatura alla nascita e servono, a volte, alcuni mesi perché essa si regolarizzi.

Perché un neonato soffre di stitichezza?

Inoltre il piccolo assume ancora due tipi diversi di latte che presuppongono due tempi diversi di digestione e due tipi diversi di feci. Le feci da latte materno, infatti, sono cremose, a volte semiliquide, giallo oro e vengono di solito emesse con maggiore facilità e più spesso rispetto a feci con alimentazione artificiale. Queste ultime sono, di solito, più compatte, granulose e vengono emesse, salvo i primissimi giorni, meno spesso, diciamo in media due, tre volte al giorno.

Il tipo di allattamento può influire sulla stitichezza?

Due latti diversi, quindi, producono o possono produrre due tipi di feci con aspetti diversi. Infine un neonato non è ancora abituato alle sensazioni che prova quando ha l’intestino ripieno o quando sente la necessità di scaricarsi: i premiti, le fisiologiche contrazioni del basso ventre e i possibili doloretti correlati sono da lui vissuti e amplificati come fossero un grosso problema. Per questo i genitori poco esperti sono a volte tentati di aiutare il loro bambino al momento di espletare le sue funzioni intestinali.

Stitichezza neonati: quali sono i parametri reali?

Bisogna però sapere che un neonato di 20 giorni o un lattante può scaricarsi più volte al giorno così come può stare anche due giorni senza emettere feci. La regolarità non è il suo forte nei primi tempi. Bisogna, inoltre, che maturi tutta una serie di coordinazioni motorie del tutto involontarie fatte di contrazioni intestinali associate a rilassamento nel senso che per fare progredire la massa fecale è necessario che il tratto intestinale posto a monte si contragga e contemporaneamente che il tratto contiguo posto a valle si rilassi. In questo modo il contenuto dell’intestino, piano piano progredisce verso il basso.

La maturità di questa funzione che presuppone la maturità delle fibre nervose che innervano la parete intestinale non è sempre completa alla nascita e questo può rendere difficile l’evacuazione senza per questo che ci sia vera stipsi, caratterizzata, quest’ultima, sì da difficoltà ad evacuare ma soprattutto da feci dure, secche, di aspetto caprino. Stimolando eccessivamente la peristalsi dell’ultimo tratto dell’intestino e dell’ampolla rettale con il sondino si ottiene l’emissione di feci per via riflessa anche quando potrebbero non essere del tutto formate e pronte per essere eliminate.

Stitichezza bambini: i rimedi

Il mio consiglio è, quindi, quello di cercare di stimolare il meno possibile una funzione che il piccolo deve avere il tempo di maturare autonomamente senza interferenze esterne e di farlo, al limite, quando il bimbo non evacua da almeno due giorni o quando si sforza eccessivamente, di provare a stimolare la maturazione funzionale delle fibre nervose addominali praticando un adeguato massaggio al pancino in senso orario e in modo circolare, non quando fa fatica ad evacuare ma quando è sveglio e tranquillo, lontano dai pasti e di non preoccuparsi se le feci sono miste, cioè in parte formate e in parte liquide o semi liquide perché questo potrebbe dipendere dai due tipi di latte assunti dal piccolo oppure da una transitoria scarsa assimilazione del latte visto che ha ancora pichi giorni di vita.

Dal momento che il suo allattamento è misto e non esclusivamente materno, una certa regola sia negli orari delle poppate che nelle quantità complessive di latte ad ogni poppata è auspicabile contrariamente alla assoluta libertà suggerita dall’allattamento esclusivo al seno. Bisogna preoccuparsi quando le feci sono sempre di colore verde o marrone molto scuro, se sono liquide come acqua tanto da non poter essere trattenute dal tessuto del pannolino ma assorbite come fossero urina, se vi è presenza di muco, se sono particolarmente maleodoranti e se sono associate ad altri disturbi gastrointestinali come coliche importanti, vomito o altro.

 

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