Troppa pipì

Mio figlio, 8 anni appena compiuti, fa spessissimo la pipi’, non beve molto, solitamente ai pasti e poco altro. Tutta la stagione invernale , durante le lezioni di sci, della durata di due ore, non e’ mai riuscito a trattenerla e se l’e’ sempre fatta addosso, capita anche quando siamo in giro che vada un paio di volte alla toilette e alla fine malgrado questo se la faccia ancora addosso, dice anche che in classe deve continuamente alzare la mano per andare in bagno. Di notte invece sembra riuscire a trattenerala , anche se una volta al mese capita bagni il letto. Puo’ trattarsi di un problema fisico o devo invece pensare che quando va in bagno non la fa tutta per la premura e cosi deve ripetutamente andarci e spesso per pigrizia decida di farsela addosso?
La ringrazio per la cortese attenzione




Si potrebbe ipotizzare che il bimbo abbia una vescica iperattiva, ma a questa conclusione si deve arrivare dopo avere escluso la presenza di una infiammazione uretrale, una cistite o altre patologie urologiche non funzionali. Un esame delle urine dovrebbe escludere problemi infettivi e una valutazione della quantità di urine emesse nelle 24 ore paragonata alla quantità di liquidi ingeriti nello stesso lasso di tempo, oltre al dato del peso specifico dell’urina dovrebbero poter escludere un diabete insipido. Nello stesso tempo, se il bimbo ha, ultimamente, una sete maggiore dei periodi precedenti e, di conseguenza, beve di più del solito, bisogna escludere una iperglicemia con glicosuria. Escluse patologie metaboliche o infettive, non resta che orientarsi verso una disfunzionalità dei muscoli vescicali interessati nella minzione efficace e corretta, cioè sfintere e detrusore vescicale, muscoli che sono normalmente contratti per evitare la fuoriuscita dell’urina durante la fase di riempimento della vescica e che si rilassano in modo coordinato durante la minzione in seguito a stimoli neurologici fino a completo svuotamento della vescica per poi contrarsi nuovamente alla fine della minzione quando la vescica è completamente vuota. Vi sono, poi, cause anatomiche che possono essere di ostacolo ad un completo svuotamento vescicale durante la minzione come, per esempio, la presenza di valvole uretrali posteriori anomale o altre piccole malformazioni che possono impedire il completo svuotamento della vescica creando delle sacche residue di urina. A queste ultime eventualità si dovrebbe pensare quando, dopo uno svuotamento normale della vescica, continua uno sgocciolamento involontario non controllato e non controllabile. Ma vi possono essere problemi di ansia, di tensione nervosa continua dovuti a cause esterne intercorrenti o semplicemente a problemi caratteriali che possono disturbare una normale, completa minzione. A questo proposito ho avuto modo di dare un’altra risposta ad un problema simile nel mese di febbraio u.s. su questo forum. Che fare, allora? Prima di tutto, una visita pediatrica e un esame urine dovrebbero escludere problematiche infettive o irritative. Se fosse presente glicosuria, sarebbe necessario controllare la glicemia o anche, se necessario, fare una curva glicemica. Se dovessero prevalere dei motivi di ansia, bisognerebbe valutarli nel modo e in sede opportuna. Infine, se si escludesse tutto quanto fin’ora detto e il problema persistesse, non resterebbe altro da fare che procedere con indagini strumentali come cistoureterografia o cistoscopia minzionale. Per abituare il bimbo ad una corretta minzione o riabituarlo, dovresti ricordargli di andare in bagno ad orari regolari, ogni tre ore, senza fargli fretta e in ambiente tranquillo e, se il bimbo fosse collaborativo, insegnargli una corretta ginnastica vescicale facendolo iniziare la minzione, facendola interrompere volontariamente dopo alcuni secondi con la contrazione dei muscoli perineali e esortandolo, poi, a rilassare nuovamente la muscolatura per terminare il getto: questo per almeno due volte durante la minzione. Ma questa piccola tortura, benché efficace in caso di problematiche di tipo funzionale, non può che essere portata avanti in ambiente tranquillo, senza fretta, nei giorni festivi o quando il bimbo è in casa. Difficile pensare che possa essere attuato a scuola o in settimana bianca o quando, per qualsiasi motivo, il bimbo si trova in comunità.

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