Urinocoltura positiva al batterio proteus

Gentile Dottoressa, le scrivo nuovamente che l’urinocoltura di mio figlio di undici mesi, visto il forte odore ammoniacale della pipi, e’ risultata positiva per batterio proteus carica 10’6.

La pediatra ci ha consigliato di effettuare una eco reni vescica. Le chiedo quanto è possibile che ci sia un reflusso se sia l’ecografia effettuata alla nascita e sia quella di routine dei due mesi hanno rilevato una perfetta funzionalità di reni e vescica?

Aggiungo che mio figlio non ha febbre ne inappetenza, e’ sempre cresciuto bene. Attualmente è trattato con il supracef.
Grazie per la disponibilità.


Se questa attuale è la seconda infezione alle vie urinarie del bimbo e non la terza o la quarta, ecc., io procederei in questo modo: terapia antibiotica per la durata prescritta dal tuo pediatra, urinocultura prelevata in modo sterile dopo 4 giorni dall’inizio della terapia, se negativa, proseguimento della terapia fino alla fine, se ancora positiva, cambiare antibiotico.

Alla fine della terapia attendere due o tre giorni poi altra urinocultura, se sterile procedere solo con esame delle urine ogni 10, poi 15, poi 20 gg fino a tre volte; nessun altro approfondimento se gli esami urine sono normali, altra urinocultura se fossero alterati.

Se anche il terzo esame urine fosse normale, ripetere dopo un mese, poi ogni tre mesi.

In caso di terza ricaduta, invece, ovviamente ripresa dell’antibiotico ma procedere con indagini perché potrebbe esserci una qualche malformazione alle vie urinarie non per forza dovuta a malformazione o malfunzionamento della valvola uretero vescicale ma altrove, magari a livello del bacinetto renale o altro.

In tal caso, benché l’ecografia resti comunque l’esame da preferire all’età del tuo bimbo, di può ipotizzare una scintigrafia renale statica o una cistografia.

Nei lattanti maschi sono meno frequenti le infezioni alle vie urinarie rispetto alle femmine a causa dell’uretra più lunga che permette una maggior protezione dalla contaminazione di germi provenienti dall’esterno, solitamente batteri fecali, quindi, quando si manifestano infezioni urinarie ripetute in un maschietto, si tende a temporeggiare meno rispetto ad una femmina per iniziare le indagini strumentali.

L’ecografia non è un esame invasivo e si tende comunque a prescriverlo dopo ogni infezione urinarie, forse per eccesso di zelo ma questa è la prassi.

Le alte indagini si decidono dopo una valutazione più approfondita del problema e dopo avere seguito il piccolo per alcuni mesi con le analisi che ti ho detto.

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