Buongiorno dottoressa,
sono la mamma di un bimbo di 18 mesi, Mattia. Una mattina, esattamente il 30/12/2014 Mattia zoppicava: cerco di controllare meglio ma non c’era niente, allora ho lasciato stare. La mattina dopo però si rifiuta di camminare, quindi chiamo il pediatra, lo porto a visitare e mi comunica che si tratta di sinovite benigna e gli devo dare il nurofen per 5 giorni ogni 12 ore e devo tenerlo a riposo.
Il giorno dopo vado al pronto soccorso del policlinico umberto. Hanno fanno delle lastre e l’ecografia e la diagnosi è: riposo e Nurofen. Passano 10 giorni ma non siamo riusciti a ternerlo fermo, zoppicava ancora e il dolore non passava.
Mi comincio a preoccupare, allora mi reco al bambin gesù, dove dopo aver fatto la lastra completa alle gambe e l’ecografia mi comunicano che dalle lastre il bimbo non ha niente ma è ancora presente il versamento all’anca, tipico della sinovite transitoria. La diagnosi è: riposo assoluto per 7 giorni e nurofen ogni 12 ore. Facciamo il tampone per escludere lo streptococco e il tampone è negativo. Ora in totale sono 18 giorni che Mattia sta così: è possibile che sia questa sinovite che non passa? Che altro posso fare? La prego mi aiuti.
Grazie,
Romina.
Un episodio singolo di sinovite dura, mediamente, più o meno una settimana, meno frequenti ma possibili sono i casi che durano due settimane. Però è facile che ad un episodio iniziale ne subentri uno successivo anche dopo la scomparsa del dolore e della zoppia. Tu ha fatto ben due volte tutti gli accertamenti del caso, cioè ecografia e lastra: anche la seconda volta si è confermata la presenza di un versamento intra articolare e questo giustifica il dolore persistente. Io aspetterei la fine della terza settimana se, nel frattempo, il dolore e la limitazione motoria non dovessero peggiorare e cercherei di mantenere il bambino a riposo assoluto anche se sarà molto difficile. Se non dovesse migliorare o dovesse, invece, peggiorare, potrebbe essere opportuno un ulteriore controllo per verificare che non vi sia stata una sovrapposizione batterica nell’articolazione con lo sviluppo di una artrite settica anziché una semplice sinovite benigna, oppure – evenienza molto difficile da ipotizzare visto che il bambino è stato controllato in centri di ottima esperienza – che non stia sviluppando un morbo di Perthes, cioè una anomalia nello sviluppo della testa del femore, oppure un granuloma eosinofilo, o, con opportune analisi del sangue, una malattia ematologica.