Continui risvegli

Gentilissima dottoressa,

mi chiamo Cristina e sono la mamma di Rebecca di 2 anni. Le scrivo perchè negli ultimi 2 mesi si è presentato un problema che sta, per me, diventando sempre più grosso.

Rebecca fino al 31 dicembre 2010 ha sempre dormito nel suo lettino in camera sua per 9 ore di fila e se si svegliava bastava metterle il ciuccio.

Dalla notte del 31 dicembre è un continuo risvegliarsi con urli e pianti fino a che non la prendo in braccio. Io e mio marito abbiamo provato a farla piangere anche tutta la notte, ma niente.

A Rebecca basta che la porti via dalla sua cameretta per calmarsi. Mio marito vorrebbe portarla a dormire con noi nel lettone (per il quieto vivere) ma io non sono d’accordo. In quest’ultima settimana i risvegli sono aumentati fino ad arrivare ad ogni 2 ore. La bimba va dall’età di 3 mesi all’asilo, è una bimba molto curiosa (ha già iniziato la fase del perchè e del cosa fai), vivace mal nel complesso tranquilla, anche se è molto testarda.

In famiglia non ci sono stati episodi che possono averle causato un trauma. L’unico episodio che mi viene in mente è che la sera dell’ultimo dell’anno il bimbo di nostri amici ha fatto molti dispetti a Rebecca facendola piangere in continuazione!
Con il benestare del nostro pediatra abbiamo provato a darle la melatonina ma senza nessun miglioramento.
Desidererei avere un Suo parere e anche dei consigli su come affrontare questo nostro problema.
Ringraziandola anticipatamente
Cordiali Saluti

Cristina


Gentile signora,
molto spesso i bambini hanno bisogno per poter proseguire il loro sviluppo con armonia, di poter fare "verifiche" di sicurezza.
Cerco di spiegarmi meglio: è come se la sua bambina, avendo evidentemente il sonno disturbato, per motivi che sarebbe opportuno cercare di valutare, necessitasse della vostra presenza per rassicurarsi.
Non credo che si tratti di un capriccio, i capricci non durano per settimane/mesi.
E’ piuttosto come se, per poter dormire da sola, avesse bisogno di potersi nuovamente fidare che da sola non accade nulla.
Avete chiesto come va il sonnellino pomeridiano all’asilo? Se è cambiato qualcosa?
Avete provato a chiedere se ha paura? Cosa pensa che succeda a stare in camera? Avete provato a scegliere una lampada luminosa da tenere accesa di notte (ce ne sono di tanti tipi)? Inoltre, quando si risveglia, al bambina vi sembra del tutto vigile e presente, o rallentata e come "distante"?.
Concordo con suo marito nel valutare l’ipotesi di prenderla a dormire con voi "finchè non passa la paura".
Inoltre, valuterei anche l’ipotesi con il pediatra che non si tratti di episodi di pavor notturno, un disturbo del sonno frequente in questa età, che ovviamente va supportato e trattato per ciò che è.
Molti saluti e auguri.

 

 

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