Aggressività

Buonasera dottoressa,

Gradirei sapere come posso contrastare la violenza fisica e l’aggressività di mio figlio di quasi 10 anni. Le dico che il bambino ha vissuto la separazione tra me e il padre 5 anni fa, vive in casa con me e con i miei genitori ma vede il padre regolarmente perché tra di noi ci sono rapporti civili.

Solo da qualche mese il bambino sta manifestando questo suo atteggiamento con i compagni e soprattutto con me quando gli viene impedito o negato qualcosa.

La ringrazio anticipatamente dei suoi preziosi consigli.

Marina


Gentile signora,
la rabbia solitamente nasconde il bisogno di "stabilire e difendere" i propri confini, talvolta a discapito dei confini altrui.
Bisognerebbe approfondire meglio come suo figlio solitamente risolve i conflitti con gli altri, se sono presenti figure aggressive a scuola o in famiglia, da cui lui trae spunto, e persino che tipo di videogiochi fa (purtroppo, a questa età, i ragazzi mantengono una certa fluidità tra realtà virtuale e realtà vera, e tendono ad emulare comportamenti appresi senza filtrarli).
Essendo poi alle soglie dell’adolescenza, ovviamente lui tenta di affermarsi scardinando i limiti imposti dalla sua educazione.
Piuttosto che "tenere testa" rispondendo alla violenza con la violenza, io convocherei una riunione di famiglia (tra voi genitori) insieme a lui, per discutere di questo, anche spiegando la vostra preoccupazione e la necessità di cambiare comportamento.
Inoltre, spiegherei che questo comportamento può diventare problematico e quindi bisogna riuscire a trovare un altro modo per esprimere la rabbia, e ne discuterei con gli insegnanti, dopo avere chiesto a lui le ragioni di questo bisogno.
Ci sono infine molti libri sulle emozioni dei ragazzi, e forse fare una lettura condivisa su questi temi (ad esempio questo bel libro  Aiutare i bambini piedi di Rabbia o Odio Attività Psicoeducative con il supporto di una Favola Margot Sunderland), senza mollare la presa e quindi senza perdere di vista l’obiettivo primario, rappresentato nond alle accuse reciproche ma dal recupero di un dialogo leale e rispettoso, potrebbe essere utile.
Saluti
Claudia

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