Gentile dottoressa,
Le scrivo per un mio problema.
Il mio bambino fa la seconda elementare e io non sono mai andata a prenderlo a scuola, non ho mai visto mio figlio uscire da scuola.
Sono disperata, ma non riesco ad aiutarmi, soffro di attacchi di panico, ma non giustificano il fatto che non riesco a trovare la forza per farlo.
Non so se mio figlio soffre per questa situazione (sentendo chi mi sta intorno mi dicono delle cose che mi fanno soffrire ancora di più).
Simona
Gentile Mamma,
Gli attacchi di panico sono un disturbo molto invalidante e purtroppo per risolverli ci vuole pazienza e una buona terapia integrata, sia farmacologica che psicoterapica. Anche se la volontà può essere utile per proseguire bene le cure, non serve a nulla per forzarsi ad uscire: se lei non avesse una paura invalidante sicuramente vorrebbe uscire e andare a scuola da suo figlio, anzi, sono certa che non ci penserebbe due volte.
In primo luogo non si senta colpevole: lei non sta sottraendo nulla a suo figlio, l’affetto non si misura in base alle volte che si esaudiscono i desideri dei bambini (tra l’altro, come lei dice, non sappiamo cosa pensa il suo bambino di questa cosa).
L’affetto per suo figlio, in attesa che si riduca il panico, lei può dimostrarlo in altre maniere, con altri gesti, con altri modi per esserle vicina.
I sensi di colpa, e i giudizi critici non hanno mai guarito nessuno da nessun disturbo, anzi, paradossalmente, hanno peggiorato semmai la situazione.
Lei è una mamma come tutte le altre, ha solo bisogno di riacquistare fiducia nelle sue capacità.