Gentile dott.ssa
sono Eleonora, 34 anni, mamma di Alessandro, uno stupendo bambino di 23 mesi.
Le scrivo soprattutto per uno sfogo, per il bisogno di dare una consistenza ai miei pensieri. Non m’importa che questa e-mail venga pubblicata o meno, decida lei, ma avrei veramente bisogno di una sua risposta, parere, consiglio.
Abito a Pistoia e mio figlio frequenta un asilo nido che dista forse 300 metri da quell’asilo ormai tristemente famoso come l’asilo lager, l’asilo degli orrori.
E proprio qui iniziano i miei problemi: da quando è emerso quello che accadeva in quella struttura io non vivo più.
Volevo capire e così facendo violenza su me stessa ho visionato i video dei maltrattamenti su quei poveri piccini, da quel giorno è scattato in me qualcosa di incontrollabile.
Piango, non faccio altro che piangere, tutto mi turba e mi fa stare male. Dormo male e quando chiudo gli occhi rivedo quelle tremede scene, quelli schiaffi, quelle botte gratutite, quella innocente testolina che rimbalza sotto le mani di quell’essere immondo che definiscono persona.
Odio, male, violenza, fatta a creature innocenti che chiedono solo amore.
Per me tutto questo è diventato incubo, nella mia testa non c’è posto per altro……
Mi aiuti.
Eleonora
sono Eleonora, 34 anni, mamma di Alessandro, uno stupendo bambino di 23 mesi.
Le scrivo soprattutto per uno sfogo, per il bisogno di dare una consistenza ai miei pensieri. Non m’importa che questa e-mail venga pubblicata o meno, decida lei, ma avrei veramente bisogno di una sua risposta, parere, consiglio.
Abito a Pistoia e mio figlio frequenta un asilo nido che dista forse 300 metri da quell’asilo ormai tristemente famoso come l’asilo lager, l’asilo degli orrori.
E proprio qui iniziano i miei problemi: da quando è emerso quello che accadeva in quella struttura io non vivo più.
Volevo capire e così facendo violenza su me stessa ho visionato i video dei maltrattamenti su quei poveri piccini, da quel giorno è scattato in me qualcosa di incontrollabile.
Piango, non faccio altro che piangere, tutto mi turba e mi fa stare male. Dormo male e quando chiudo gli occhi rivedo quelle tremede scene, quelli schiaffi, quelle botte gratutite, quella innocente testolina che rimbalza sotto le mani di quell’essere immondo che definiscono persona.
Odio, male, violenza, fatta a creature innocenti che chiedono solo amore.
Per me tutto questo è diventato incubo, nella mia testa non c’è posto per altro……
Mi aiuti.
Eleonora
Gentile Eleonora,
comprendo la sua reazione, perchè quelle immagini hanno turbato moltissimi genitori. E’ davvero difficile pensare di poter sostenere ciò che quelle immagini rappresentano, e cioè la violenza sull’innocente, sul debole che non solo non può difendersi, ma non è in grado di chiedere ad altri di difenderlo. Quelli contro i bambini sono crimini ingiustificabili, ed è naturale che un genitore responsabile ed attento inorridisca vedendo quelle immagini. Immedesimarsi è naturale, è una delle reazioni umane che permette all’uomo di "pensare" al dolore e al pericolo, e di trarre dall’immedesimazione un personale stimolo di reazione e di difesa.
Quindi, lascerei trascorrere qualche tempo per capire se si tratta, come penso, di una risposta adattativa, o se invece si può configurare una reazione post-traumatica vera a propria.
Se così fosse, in genere alcune sedute con un esperto di emdr sono sufficienti a sbloccare la situazione.
comprendo la sua reazione, perchè quelle immagini hanno turbato moltissimi genitori. E’ davvero difficile pensare di poter sostenere ciò che quelle immagini rappresentano, e cioè la violenza sull’innocente, sul debole che non solo non può difendersi, ma non è in grado di chiedere ad altri di difenderlo. Quelli contro i bambini sono crimini ingiustificabili, ed è naturale che un genitore responsabile ed attento inorridisca vedendo quelle immagini. Immedesimarsi è naturale, è una delle reazioni umane che permette all’uomo di "pensare" al dolore e al pericolo, e di trarre dall’immedesimazione un personale stimolo di reazione e di difesa.
Quindi, lascerei trascorrere qualche tempo per capire se si tratta, come penso, di una risposta adattativa, o se invece si può configurare una reazione post-traumatica vera a propria.
Se così fosse, in genere alcune sedute con un esperto di emdr sono sufficienti a sbloccare la situazione.
Un abbraccio