Buongiorno Dottoressa,
sono mamma di tre bimbe, una di 5 anni, una di3,5 e una di 9 mesi e Le scrivo perchè ho un problema con la seconda nata.
E’ sempre stata una bambina un pò nervosa, ma da un pò di tempo ho comela sensazione di non riuscire più a controllarla.
Ogni qualvolta dicodi no ad una sua richiesta lei urla, si innervosiscetantissimo, ma ciò che mi spaventa non è tanto il suo nervosismo, quanto ilfatto che quando si agita parecchio, si mette una mano tra il petto ela gola ed incomincia a picchiettarsi come se le mancasse il respiro ose si dovesse liberare di qualcosa.
Mi spaventa molto questa cosa, nonso come agire, come comportarmi, l’istinto mi porta a cercare ditranquillizzarla e cercare di spiegargli in maniera magari piùtranquilla i perchè dei miei no, ma lei sembra non riuscire adascoltare e tende a fuggire.
Poco meno di un anno fa la pediatra di base mi aveva consigliato diprovare a fare dei colloqui con una psicoterapeuta infantile in quantosoffriva di sonnambulismo ed era parecchio nervosa, ma poi sembravache la cosa fosse migliorata e non abbiamo fatto questi incontri,sicuramente sbagliando.
Aspetto una sua risposta e grazie ancora in anticipo.
Gentile signora,
la condizione dei bambini di mezzo spesso è un pochino difficile,perchè di fatto, nonostante le nostre attenzioni di genitori, sonosempre schiacciati tra la presenza dei maggiori (che hanno goduto delprivilegio di avere i genitori tutti per se per un pò di tempo, come inesclusiva) e i minori, che essendo piccoli necessitano di cure e dimille attenzioni.
I 3 anni sono un età importante dal punto di vista del distacco edell’indipendenza, in cui magari si vorrebbe garantita la presenzafissa di una figura di riferimento, o quantomeno un tempo di silenzio eascolto che con più di un figlio è difficile poter concedere ( a pattoche non ci siano più persone contemporaneamente a gestire i bimbi).
Idisturbi del sonno, l’inquietudine e la ribellione, possono essere modiimmediati per comunicare disagio e non sono programmati: sonoistintuali e quindi è ovvio che la bambina non sappia perchè accade,visto che sono riflessi a emozioni dolorose.
Una serie di colloqui con una professionista potrebbe aiutare labambina a trovare altri modi per esprimere la rabbia, e soprattutto peraccettare i no (e quindo riconoscere la sua autorevolezza).
Mi faccia sapere, se può e vuole, come prosegue.