Affrontare il dolore

Gentilissima dottoressa, le scrivo per avere un suo parere, ho perso mio padre 9 mesi fa, sto ancora male e non riesco ad affrontare la sua morte, mi nascondo dietro ad una vita apparentemente serena e tranquilla, ma dentro e’ un inferno, non c’e’ giorno che appena pensi a lui non mi venga da piagere , e per evitare di entrare in crisi cerco di non farlo, non guardo le sue foto, vado poco al cimitero, non rileggo un diario della sua malattia che avevo tenuto. Mi chiedo fino a che punto sia giusto pero’ scappare, non sarebbe forse meglio affrontare questo dolore, sprofondare e toccare il fondo e poi cominciare a riemergere? A volte mi metto davanti al pc e vorrei leggere, ricordare, ripensare, soprattutto ai suoi ultimi giorni in vita, che sono sempre quelli che mi tornano in mente, dar sfogo al dolore una volta per tutte e ritornare un po’ serena, ma poi ho paura di non essere ancora pronta. Cosa ne pensa? Come e’ meglio affrontare un lutto ?
Grazie di cuore per l’attenzione



 

La perdita di una persona cara può essere un’esperienza dolorosa anche molto lunga. E’ chiaro che entrano in gioco tante variabili, legate ai singoli individui, ai loro contesti, alle loro relazioni… Qui ora non mi soffermerei perché non conosco bene la sua situazione.
Il suo racconto però dice la sua grande sofferenza e il suo impegno per cercare di sottrarsene, di “scappare” davanti al dolore. 
Forse è la paura che la fa scappare? La paura non è solo negativa, le indica che lei sente un pericolo. 
Il fatto è che “evitare di entrare in crisi”, non la protegge veramente da questo dolore. 
Allora questo dolore va affrontato. E’ importante “non reprimere”. Evitare non favorisce l’elaborazione del lutto. 
Certo questo va calato su di lei, con i tempi e i modi che lei si sente di poter “reggere”. Se non si sente di affrontare questa cosa da sola, può farsi accompagnare da uno psicoterapeuta che la sostenga in questo percorso.
La strada per l’elaborazione del lutto non è certo facile ma credo che possa portarla da qualche parte significativa: il dolore può essere un passaggio di crescita psicologica.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.