Buongiorno, sono una mamma di un bimbo di 13 mesi appena rientrata al lavoro. Il bambino viene affidato alternativamente alle nonne, poiché essendo nato gravemente prematuro (26 sett) ci è stato consigliato per la sua salute di non mandarlo al nido prima dei 15 mesi (l’anno di età se fosse nato a termine). Da quando sono rientrata al lavoro sembra essere più capriccioso. Ho il dubbio che le nonne lo stiano viziando troppo. Ne ho parlato con mio marito, il quale mi descrive come un mostro al quale non sta bene nulla. Il fatto è che, spesso, nonostante la mia presenza, e il mio dissenso per alcuni comportamenti, le nonne sono non poco ingerenti e dimostrano di non riconoscere il mio ruolo di educatrice. Sembra a volte che vogliano educarci a fare il genitore. Es. prima affermano di condividere con noi certe scelte educative e un secondo dopo, di fronte ai miei occhi e a mio figlio fanno esattamente ciò che io è mio marito non approviamo (essenzialmente le nonne sembrano
non tollerare il minimo lamento, sono iperprotettive e subito pronte ad intervenire per farlo smettere di piangere) Di fronte all’evidenza negano. Altro e ultimo es. è capitato che il piccolo piangesse inconsolabilmente, anche tra le mie braccia per qualche minuto … Minuti nei quali avevo mia suocera alle calcagna ( e intendo a meno di 20 cm di distanza), che tentava di prendermelo dalle braccia nonostante le plurime richieste esplicite di lasciarmelo consolare da me. Questa ingerenza unita a frasi occasionali della serie ” che cosa gli hai fatto ” a seguito di un pianto, oppure ” aspettavi il papà ma purtroppo è arrivata la mamma” …. Ecc stanno diventando insostenibili al punto da farmi desiderare non appena possibile di mandare il bimbo al nido a tempo pieno. Notare … A Natale il bambino è caduto dal letto della nonna ( mia suocera) che diceva che lo stava a guardare lei … Io … Le ho solo detto che prima o poi doveva capitare …. L’importante era che non si fosse fatto male. Sono esagerata?