Assegno maternità 2018: a chi spetta, a quanto ammonta e come richiederlo

Assegno di maternità 2018 dello Stato o del Comune (anche detto bonus bebè o assegno di natalità): a chi spetta? Come richiederlo? A quanto ammonta? Ve lo spieghiamo di seguito.

bonus maternità 2018

Quando si parla dell’assegno maternità si fa riferimento ad un assegno che ammonta ad un totale di 80 euro per ogni mese e, dunque, a 960 euro all’anno concesso ad ogni figlio nato o, in alternativa, adottato nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 31 dicembre del 2018. In merito all’assegno di maternità anche detto bonus bebè, è necessario tenere conto del fatto che da quest’anno è stata introdotta la novità secondo la quale tale assegno viene erogato solo ed esclusivamente fino al compimento del primo anno del piccolo. Ma vediamo di scendere più nel dettaglio e di capire a chi spetta questo assegno e come può essere richiesto.

Assegno di maternità 2018: ecco a chi spetta e come richiederlo

Per quanto riguarda i destinatari di questa particolare misura, è necessario tenere conto del fatto che l’assegno in questione è stato istituito nel 2015 ed è stato pensato per tutte le neo-mamme e le famiglie che decidono di adottare un bambino, a patto che il loro ISEE risulti inferiore a 25.000 euro.

Nel caso in cui, poi, il reddito in questione dovesse risultare inferiore a 7.000 euro, l’importo verrebbe raddoppiato: non più 80 ma 160 euro.

Vediamo nel dettaglio a chi spetta:

  • alla madre, anche adottante;
  • al padre, anche adottante;
  • agli affidatari preadottivi;
  • all’adottante non coniugato;
  • al coniuge della madre adottante o dell’affidataria preadottiva;
  • agli affidatari (non preadottivi) nel caso di non riconoscibilità o non riconoscimento da parte di entrambi i genitori.

A cambiare nell’anno in corso, come anticipato poco sopra, è solo il fatto che questo assegno, invece di essere concesso fino al compimento del terzo anno, viene corrisposto solo ed esclusivamente fino al compimento del primo anno del bambino.

L’assegno spetta a partire dal mese di nascita o di ingresso in famiglia del figlio adottato o affidato. La domanda deve essere presentata entro 90 giorni dalla nascita oppure dalla data di ingresso del minore nel nucleo familiare, a seguito dell’adozione o dell’affidamento preadottivo. (Dal sito www.inps.it)

Richiedere l’assegno in questione è semplicissimo. Dopo aver verificato la presenza dei requisiti di base, basterà, infatti, fare la domanda tramite portale inps all’indirizzo www.inps.it oppure contattando il numero verde 803164 o recandosi presso il più vicino patronato. In merito al portale web, è importantissimo tenere a mente che per poter depositare la richiesta è fondamentale avere prima attivato il PIN personale.

Premio alla nascita

Un aspetto che non deve essere assolutamente dimenticato quando si parla di bonus bebè riguarda il fatto che quella che veniva considerata come la novità assoluta del 2017 è stata riconfermata anche per quest’anno. Ovviamente, stiamo parlando del premio alla nascita.

Per chi non lo conoscesse, si tratta di un premio di ben 800 euro che viene erogato una tantum alle partorienti che hanno raggiunto il settimo mese di gravidanza.

In questo caso, per inoltrare la richiesta è sufficiente procedere con la presentazione della domanda a cui allegare il certificato medico che attesta la gestazione oltre che la data presunta della nascita del piccolo. E’ bene ricordare che non ci sono vincoli di reddito e che questo premio spetta anche a chi ha deciso di adottare un minorenne sia italiano che stranieri, a chi ha inoltrato la richiesta per un affidamento cosiddetto pre-adottivo e, come detto poco sopra, alle future mamme che hanno raggiunto il settimo mese di gravidanza.

Per poter usufruire del bonus, poi, le mamme devono risultare essere regolarmente residenti in Italia o devono essere in possesso dello status di rifugiato o, in alternativa, del permesso di soggiorno.

Bonus nido: a quanto ammonta e a chi spetta.

Un ultimo aspetto da sottolineare riguarda, infine, il bonus nido. In questo caso, il premio è di 1000 euro all’anno che viene corrisposto con cadenza mensile.

Questo bonus serve per aiutare a fare fronte alle spese, appunto, per l’asilo nido e non deve essere confuso con i cosiddetti voucher da utilizzare per pagare le babysitter.

Anche in questo caso, la normativa non prevede alcun genere di limite reddituale. Nel caso in cui a richiedere l’assegno fosse una mamma lavoratrice, al momento della richiesta tra i requisiti devono essere presenti anche i dati che attestano il versamento di 3 mesi di contributi nell’arco dei 18 mesi precedenti. I 3 mesi di contribuzione devono essere dimostrati anche nel momento in cui a richiedere l’assegno sono le mamme in cassa integrazione, le licenziate e quelle che rientrano nella cosiddetta gestione separata.

Da Twitter

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8 Giugno 2018 - @NikVisco

INPS: Bonus bebè di 800 euro. Premio alla nascita 2018, A chi spetta e come fare domanda

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