Parto in acqua in Italia: benefici, rischi e dove praticarlo

Il parto in acqua sta diventando una scelta sempre più popolare tra le donne in Italia. Questa modalità di parto offre infatti diversi benefici sia per la mamma che per il neonato, come l’effetto analgesico dell’acqua calda, il rilassamento muscolare, la libertà di movimento e un ambiente più intimo e meno medicalizzato.

Tuttavia, il parto in acqua non è privo di rischi e non è adatto a tutte le gravidanze. È importante discuterne con il proprio ginecologo per valutare se si hanno le caratteristiche per poterlo praticare in sicurezza. In generale, è consigliato solo per gravidanze a basso rischio e non è indicato in caso di complicazioni come la placenta previa, la preeclampsia o un travaglio pretermine.

Parto in acqua in Italia: benefici, rischi e dove praticarlo

Se si sceglie il parto in acqua, è fondamentale rivolgersi a strutture attrezzate e con personale formato per gestirlo. Non tutti gli ospedali in Italia offrono questa possibilità, ma sempre più stanno predisponendo vasche e sale dedicate.

Secondo i dati di Micuro.it, la piattaforma che valuta la qualità delle strutture sanitarie, nell’ultimo anno ci sono state circa 5000 ricerche online per trovare dove partorire in acqua. L’interesse è in netta crescita, con un +13% mese su mese nei primi due mesi del 2024.

Ecco alcune delle principali strutture italiane “bollino rosa” (ospedali a misura di donna) che offrono il parto in acqua:

  1. Ospedale Sant’Anna di Torino (Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza): con 6.700 parti l’anno è il primo in Italia per volumi. Ha un reparto maternità all’avanguardia con sale parto con vasche per il travaglio e il parto in acqua.
  2. Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano: 5.831 parti l’anno. Dispone di cinque vasche per il travaglio e il parto in acqua, sale parto con luce soffusa e cromoterapia per favorire il relax.
  3. Policlinico Casilino di Roma (Eurosanità): 4.648 parti l’anno. Ha una sala parto con vasca e personale dedicato con formazione specifica sul parto in acqua.
  4. Ospedale di Bentivoglio (AUSL di Bologna): propone il parto in acqua in una delle sue quattro sale travaglio con luce soffusa e vasca.
  5. Ospedale San Gerardo di Monza (ASST Monza): ha una sala parto con vasca utilizzata sia per il travaglio che per il parto in acqua, con la supervisione di ostetriche formate.

Ovviamente la scelta della struttura non dipende solo dalla possibilità di fare il parto in acqua, ma anche da altri fattori come la vicinanza, il rapporto con i medici, la presenza di reparti di terapia intensiva neonatale e di diagnosi prenatale.

A tal proposito, le ricerche su Micuro.it mostrano che le future mamme prestano sempre più attenzione alla presenza di terapie intensive neonatali (oltre 10mila ricerche in un anno) e di test prenatali non invasivi (NIPT).

In conclusione, il parto in acqua è un’opzione che sta conquistando sempre più donne, attratte dai suoi benefici. Ma va valutata con attenzione insieme al proprio medico e praticata solo in strutture attrezzate. La scelta dell’ospedale rimane una decisione complessa che non dipende solo da questa possibilità, ma da molteplici fattori clinici, organizzativi e personali. L’importante è informarsi bene e per tempo, per arrivare preparate al grande giorno.

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