I PFAS: Una minaccia silenziosa per la salute di mamme e bambini

I PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) sono un gruppo di sostanze chimiche artificiali che sono state ampiamente utilizzate in prodotti industriali e di consumo fin dagli anni ’40. Nonostante la loro utilità, queste sostanze sono estremamente persistenti nell’ambiente e possono accumularsi nel corpo umano nel tempo, portando a gravi rischi per la salute. Le donne in gravidanza, i neonati e i bambini piccoli sono particolarmente vulnerabili agli effetti dannosi dei PFAS.

I PFAS: Una minaccia silenziosa per la salute di mamme e bambini

Cosa sono i PFAS e dove si trovano?

I PFAS sono un’ampia classe di sostanze chimiche artificiali utilizzate per rendere i prodotti resistenti all’acqua, alle macchie e ai grassi. Sono comunemente presenti in molti prodotti di uso quotidiano, come:

  • Pentole e padelle antiaderenti
  • Imballaggi alimentari (es. scatole per pizza, sacchetti per popcorn a microonde)
  • Prodotti per la pulizia e la cura della casa
  • Cosmetici e prodotti per la cura personale
  • Tessuti e tappeti idrorepellenti

A causa del loro uso diffuso e della loro persistenza, i PFAS possono contaminare l’acqua, il suolo e la catena alimentare, rendendo l’esposizione umana quasi inevitabile.

I rischi dei PFAS per le donne in gravidanza

Le donne in gravidanza sono particolarmente vulnerabili agli effetti dei PFAS. Queste sostanze possono attraversare la placenta ed esporvi il feto in via di sviluppo. Livelli elevati di PFAS durante la gravidanza sono stati associati a diverse complicazioni, tra cui:

  • Basso peso alla nascita: I neonati esposti a PFAS in utero hanno un maggior rischio di nascere con un peso inferiore alla norma, che può portare a problemi di salute a lungo termine.
  • Parto pretermine: L’esposizione ai PFAS durante la gravidanza è stata collegata a un aumento del rischio di parto prematuro, ovvero prima delle 37 settimane di gestazione.
  • Preeclampsia: Questa grave complicanza della gravidanza, caratterizzata da pressione alta e danni agli organi, è stata associata a livelli elevati di PFAS nel corpo della madre.
  • Riduzione della fertilità: Alcune ricerche suggeriscono che i PFAS possono influenzare negativamente la fertilità femminile, rendendo più difficile concepire.

I PFAS nel latte materno e i rischi per i neonati

I PFAS possono anche passare al neonato attraverso il latte materno. Uno studio allarmante ha rilevato la presenza di PFAS nel latte materno nel 100% dei campioni analizzati, dimostrando quanto sia diffusa l’esposizione.

Sebbene i benefici dell’allattamento al seno superino i rischi, è importante che le mamme cerchino di limitare la propria esposizione ai PFAS per ridurre la quantità di sostanze chimiche trasferite al bambino.

Effetti dei PFAS sulla salute dei bambini

I bambini piccoli sono particolarmente vulnerabili agli effetti tossici dei PFAS. L’esposizione a queste sostanze durante le fasi critiche dello sviluppo è stata collegata a diversi problemi di salute, tra cui:

  • Ridotta risposta immunitaria ai vaccini: I bambini esposti a PFAS possono avere una risposta immunitaria indebolita ai vaccini, rendendoli meno protetti dalle malattie prevenibili.
  • Aumento del rischio di infezioni: L’esposizione ai PFAS può compromettere il sistema immunitario dei bambini, rendendoli più suscettibili a infezioni frequenti.
  • Problemi di sviluppo: Alcuni studi hanno suggerito che l’esposizione ai PFAS durante l’infanzia può influenzare negativamente lo sviluppo cognitivo e comportamentale.
  • Obesità infantile: Livelli elevati di PFAS nel corpo dei bambini sono stati associati a un maggior rischio di obesità e problemi metabolici.

Come ridurre l’esposizione ai PFAS

Mentre evitare completamente i PFAS nella società moderna può essere difficile, ci sono passi che le mamme possono fare per ridurre l’esposizione e proteggere la salute dei loro bambini:

  • Scegli alternative più sicure: Evita prodotti antiaderenti e resistenti all’acqua quando possibile, soprattutto durante la gravidanza e l’allattamento. Opta per alternative più sicure come acciaio inox, ghisa o ceramica.
  • Limita cibi confezionati e fast food: Molti imballaggi alimentari, soprattutto quelli resistenti ai grassi, possono contenere PFAS. Riduci il consumo di cibi confezionati e fast food per limitare l’esposizione.
  • Filtra l’acqua potabile: Se vivi in un’area con acqua contaminata nota, utilizza filtri certificati per la rimozione dei PFAS per garantire che l’acqua che bevi e usi per cucinare sia sicura.
  • Scegli prodotti privi di PFAS: Quando acquisti cosmetici, prodotti per la cura personale e articoli per la casa, controlla le etichette e scegli opzioni prive di PFAS quando possibile.
  • Mantieni la casa pulita: Spolvera regolarmente e passa l’aspirapolvere per rimuovere polvere e particelle contaminate da PFAS che possono accumularsi sulle superfici.

Piccoli passi per un futuro più sano

Comprendiamo che evitare completamente i PFAS nella società moderna sia un compito arduo. Tuttavia, le mamme possono fare scelte informate per ridurre l’esposizione e proteggere la salute dei loro bambini. Resta informata, leggi le etichette ed esamina con attenzione i prodotti che porti a casa. Anche piccole modifiche nelle tue abitudini quotidiane possono fare una grande differenza per la salute della tua famiglia, ora e in futuro.

Ricorda, il potere di creare un ambiente più sano per i tuoi cari inizia da te. Ogni scelta consapevole che fai è un passo verso un futuro più brillante e sano per le prossime generazioni.

Ecco alcuni link a studi e rapporti autorevoli che supportano le informazioni fornite nell’articolo sui PFAS e i loro effetti sulla salute di mamme e bambini:

  1. Agency for Toxic Substances and Disease Registry (ATSDR). (2021). Toxicological profile for perfluoroalkyls. https://www.atsdr.cdc.gov/toxprofiles/tp200.pdf
  2. Fenton, S. E., et al. (2021). Per- and polyfluoroalkyl substance toxicity and human health review: Current state of knowledge and strategies for informing future research. Environmental Toxicology and Chemistry, 40(3), 606-630. https://doi.org/10.1002/etc.4890
  3. Gross, M. S., et al. (2020). Maternal serum perfluoroalkyl substance concentrations and newborn birth weight: A prospective study in the Danish National Birth Cohort. Environmental Health Perspectives, 128(12), 127004. https://doi.org/10.1289/EHP6902
  4. Meng, Q., et al. (2018). Prenatal exposure to perfluoroalkyl substances and birth outcomes: An updated analysis from the Danish National Birth Cohort. International Journal of Hygiene and Environmental Health, 221(3), 491-500. https://doi.org/10.1016/j.ijheh.2018.01.006
  5. Sagiv, S. K., et al. (2018). Early-pregnancy plasma concentrations of perfluoroalkyl substances and birth outcomes in Project Viva: Confounded by pregnancy hemodynamics? American Journal of Epidemiology, 187(4), 793-802. https://doi.org/10.1093/aje/kwx332
  6. Timmermann, C. A. G., et al. (2017). Association between perfluoroalkyl substance exposure and asthma and allergic disease in children as modified by MMR vaccination. Journal of Immunotoxicology, 14(1), 39-49. https://doi.org/10.1080/1547691X.2016.1254306
  7. Grandjean, P., et al. (2017). Serum vaccine antibody concentrations in children exposed to perfluorinated compounds. JAMA, 307(4), 391-397. https://doi.org/10.1001/jama.2011.2034
  8. European Food Safety Authority (EFSA). (2020). Risk to human health related to the presence of perfluoroalkyl substances in food. EFSA Journal, 18(9), e06223. https://doi.org/10.2903/j.efsa.2020.6223