Le onde d’urto sono i trattamenti anticellulite più efficaci: ecco perché

La ricerca di trattamenti anticellulite efficaci è un imperativo per la maggior parte delle donne di tutte le età: combattere questo fastidioso inestetismo, che è anche sintomo di un problema di salute, è una necessità che accomuna giovani e meno giovani, bionde e more, single e sposate, e così via. Una possibile soluzione potrebbe provenire dalle onde d’urto, una tecnica che è stata presentata pochi mesi fa in occasione del Congresso Internazionale di Medicina Estetica di Parigi. Nel corso di tale evento, infatti, è stato reso noto uno studio in cui vengono illustrati i trattamenti più innovativi per dire addio alla cellulite. La dottoressa Patrizia Gilardino, che si è occupata della ricerca, ha individuato un approccio combinato grazie a cui è possibile ottenere, sulla base di un trattamento indolore e non invasivo, dei risultati apprezzabili.

Onde d'urto contro la cellulite

Il valore delle onde d’urto

Ma per quale motivo le onde d’urto rappresentano i trattamenti anticellulite migliori su cui si possa fare affidamento? Secondo la dottoressa Gilardino, i risultati che si possono ottenere con questa tecnica sono così concreti che anche a una distanza di sei mesi dalle sedute è possibile osservare benefici evidenti. Il trattamento prevede l’impiego di un apparecchio ad hoc che, a sua volta, presuppone il ricorso a vari manipoli. A seconda delle specifiche necessità della paziente, si possono utilizzare delle onde radiali o delle onde planari: tutto dipende dal tipo di problema che si deve risolvere. Con i manipoli si ha la certezza di intervenire con la massima puntualità: ciò vuol dire che si riesce a operare in corrispondenza dei piccoli buchi che sono causati dalla cellulite.

Come si svolgono le sedute

Le modalità di svolgimento dei trattamenti anticellulite a base di onde d’urto prevedono che ogni seduta sia aperta con un trattamento a base di onde vibratorie che viene ripetuto anche al termine. Non si tratta di onde d’urto vere e proprie, ma di onde che hanno comunque lo scopo di drenare la pelle, preparando i tessuti e facendo sì che le scorie possano essere eliminate. I primi miglioramenti si possono osservare mentre il trattamento è ancora in corso, ipotizzando di effettuare cicli con un numero di sedute compreso tra sei e dieci, una volta alla settimana. A distanza di tre mesi dall’ultimo intervento, poi, si può osservare il risultato completo.

Lo studio

Per valutare l’efficacia delle onde d’urto contro la cellulite, nel corso della ricerca i soggetti sottoposti ai trattamenti anticellulite sono stati valutati attraverso delle stratigrafie sulla struttura del grasso, una misurazione delle circonferenze e delle fotografie. Con il passare del tempo si è notato che le circonferenze sono diminuite di circa due centimetri, mentre il tono cutaneo è migliorato nell’aspetto e l’effetto buccia di arancia si è attenutato. Per di più, dopo le prime due o tre sedute le pazienti avvertivano al contatto una superiore elasticità della pelle. Come detto, i risultati si possono mantenere anche a distanza di sei mesi dal trattamento, e con il tempo possono addirittura migliorare con un po’ di mantenimento

Ciò che rende innovativo l’approccio della dottoressa Gilardino è la scelta di coniugare l’impiego delle onde planari con quello delle onde radiali. Si tratta di tipologie di onde diverse che operano a profondità differenti: le onde radiali, infatti, si fermano più in superficie, mentre quelle planari riescono a giungere nel sottocute. I protocolli a cui si può fare riferimento sono diversi in base ai problemi che devono essere affrontati: a seconda dei casi si può privilegiare una tipologia di onda al posto dell’altra o cambiare il modo in cui i manipoli vengono utilizzati.

Le onde d’urto sono già utilizzate per contrastare gli accumuli di grasso e i calcoli delle vie urinarie: l’effetto rigenerativo che garantiscono è importante, grazie all’azione svolta nei confronti del metabolismo delle cellule.

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