Cambio di residenza e nulla osta scuola

 
Salve,

vorrei chiederle un parere.
La mia compagna (che risiede a Catania) ha intenzione di cambiare residenza per venire a stare dove vivo io (un paese vicino Roma). Premetto che ha due figli di 4 e 11 anni e l’affido condiviso col suo ex marito. Tramite il suo legale ha chiesto la possibilità di essere aiutata nel trasferimento, sia suo che dei suoi figli. Le è stato suggerito di prendere residenza nel paese dove abito io e trovare un lavoro affinché ci siano buone probabilità di avere con se i suoi figli. A breve salirà su (anche perché è in attesa di un bambino dal sottoscritto e quindi non potrà per un periodo di tempo scendere giù a Catania e portare i suoi bambini al padre) e prenderà residenza, cambierà medico curante e pediatra per il figlio più piccolo. Il bambino più grande al momento è collocato presso i nonni materni perché deve terminare la scuola elementare. 

E qui risiede un problema abbastanza consistente: ottenere la firma del padre per poter avere il nulla osta al trasferimento in altra scuola (se non ottenuto, comprometterebbe il suo trasferimento a meno che non sia un tribunale a stabilire ogni cosa, quindi anche il poter ottenere questa firma sul nulla osta). 

Le chiedo quindi:
1)La mia compagna è vincolata a questo nulla osta per poter avere con se i suoi figli? 
2)Un lavoro può essere motivo per ottenere un trasferimento dei bambini?
3) Cosa può comportare questa gravidanza che ha avuto con me (suo compagno)? 

Attendo sue notizie e nel frattempo la ringrazio per l’attenzione.

Luca
Caro Luca,
in regime di affidamento condiviso, il genitore collocatario dei figli minori non può trasferire la residenza di questi ultimi se non ha il consenso dell’altro genitore o, in mancanza, l’autorizzazione del Tribunale.
Ogni problema conseguente è pertanto assorbito dalla necessaria preventiva autorizzazione al trasferimento stesso.
La sua compagna dovrà quindi rivolgersi al Tribunale e chiedere l’autorizzazione al trasferimento di residenza dei bambini. Indubbiamente le motivazioni che spingono la signora a trasferirsi sono valide e quindi il Tribunale valuterà ogni circostanza, anche l’interesse della madre al trasferimento, ma dovrà attribuire rilevanza prevalente agli interessi dei minori. Il più grande, se nel frattempo avrà compiuto i 12 anni, avrà diritto di essere ascoltato dal giudice e di esprimere la sua volontà al riguardo.
Io cercherei di raggiungere l’accordo con l’ex marito onde evitare le inevitabili lungaggini delle aule giudiziarie (e il relativo dispendio di denaro).
Cordialità.
Avv. Chiara Donadon

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