Spiego brevemente la situazione: io, mio marito e due figli minori abbiamo residenza in un comune (C) dove abbiamo la casa e abitiamo. Io e mio marito lavoriamo entrambi fuori zona e ogni mattina lasciamo i bimbi dai nonni materni nel comune (S), ma spesso rimangono anche a dormire (a volte anche noi). Praticamente a casa nostra stiamo solo a dormire e il sabato e la domenica (e non sempre).
Per il codice civile il domicilio dei minori è presso la residenza dei genitori, ma visto che i bimbi passano la maggior parte del tempo con i nonni (hanno uno e due anni, non vanno a scuola), è possibile considerare "dimora abituale" dei bimbi quella dei nonni? Si può considerare quello come "domicilio"?
Ora siccome devo compilare il modulo di richiesta di iscrizione del primo bimbo alla scuola materna, ed ovviamente ho optato per il comune (S) dei nonni e quindi non di nostra residenza, su tale modulo nei dati anagrafici dopo nome, cognome, luogo e data di nascita del bimbo, mi chiedono il DOMICILIO del bimbo (e non residenza che non compare da nessuna parte!), posso io scrivere l’indirizzo dei nonni, visto che rappresenta la realtà? Oppure data la definizione del codice civile sono obbligata a scrivere la residenza? Non vorrei sottoscrivere una dichiarazione falsa!
Grazie.
Elena
Cara Elena,
ai sensi dell’art. 45 comma II del codice civile il minore ha il domicilio nel luogo in cui è stabilita la residenza della famiglia.
Ai sensi dell’art. 43 comma II del codice civile la residenza coincide con il luogo in cui una persona ha la dimora abituale.
La residenza anagrafica a volte può non coincidere con quella effettiva. Sta a voi valutare se la vostra residenza effettiva è nella casa familiare ovvero altrove. Una volta fatta tale valutazione, il domicilio del minore dovrà essere quello del luogo di residenza della famiglia.
Da quanto mi scrive credo comunque che dobbiate considerare residenza della famiglia – e quindi come domicilio del minore – il Comune C e non il Comune S.
Cordialità.
Avv. Chiara Donadon