Le sarei grata per un Suo parere in merito a scioglimento di convivenza more uxorio e conseguenze.
Sinteticamente le espongo lo scenario:
– sono separata legalmente;
– convivo da un anno con un signore (conosciuto e frequentato da cinque anni) e con i suoi due figli, uno maggiorenne, l’altro minorenne, avuti dalla precedente moglie, in un’abitazione presa in affitto a tal scopo, il cui contratto di locazione è stipulato a mio nome;
– il mio compagno è proprietario di due immobili, uno locato, l’altro libero in attesa di venderlo;
– il mio compagno insieme ai suoi figli è residente anagraficamente in uno dei suoi immobili;
– il mio compagno è dipendente pubblico con un reddito di circa 34.000 euro.
Quesito: voglio sciogliere la convivenza rivelatasi, purtroppo per me, un onere insostenibile sia per le continue richieste di denaro che per l’alto costo dell’affitto, il mio compagno non acconsente a un accordo per lo scioglimento e mi chiede di abitare in quella casa ancora per due anni a mie spese. Quali azioni legali posso intraprendere per obbligarlo a lasciare la mia casa?
La ringrazio sentitamente e porgo distinti saluti.
Martina
Cara Martina,
se vuoi ottenere il rilascio dell’immobile, devi invitare il tuo compagno, a mezzo di lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, a liberare l’immobile da te condotto in locazione, dandogli un congruo termine per consentire il reperimento di altro alloggio o comunque per organizzare il trasloco. Direi, considerando anche la presenza del figlio minore, di concedergli minimo tre/quattro mesi, esortandolo semmai a corrisponderti la metà del canone di locazione mensile.
Se alla scadenza del termine il tuo compagno non ha liberato l’immobile anche dai suoi effetti personali, potrai comunicargli che depositerai i suoi beni in un box ovvero in altro posto dove gli stessi possano conservarsi in buono stato, obbligandolo a corrisponderti l’eventuale importo per il noleggio/affitto del box/cassetta ecc… Se, invece, dovesse proprio rifiutarsi di andarsene, potrai sempre adire il Tribunale affinché accerti l’occupazione abusiva (o sine titulo) del tuo compagno e del figlio maggiorenne. Anche a quest’ultimo devi inviare la raccomandata di cui sopra.
Fai attenzione: le raccomandate dovrai spedirle alla residenza anagrafica del tuo compagno e del figlio maggiorenne e alla residenza effettiva (presso il tuo appartamento).
Buona fortuna.
Avv. Chiara Donadon