Separazione e residenza dell’ex marito

 
Buonasera Avvocato,

sono una mamma di due figli maschi (15 e 21 anni), separata da due anni dopo 10 anni di separazione in casa e 25 anni di matrimonio.
A seguito della separazione ho ottenuto l’assegnazione della casa coniugale e l’affidamento dei ragazzi, sebbene il grande, dopo qualche mese, abbia deciso arbitrariamente e di nascosto di andare a vivere con il padre. Avendo chiesto io la separazione, avvenuta poi in modalità consensuale, il padre continua a fare pressioni psicologiche sui nostri figli e mi perseguita con atteggiamenti intimidatori che ultimamente sono sfociati in minacce scritte a proposito della sua residenza.
Infatti il mio ex-marito non ha mai provveduto a spostare la propria residenza dalla casa coniugale e io stupidamente in questi due anni ho provveduto a recapitargli a mano la posta in ufficio solo per mia gratuita disponibilità e non a seguito di accordi.
Stufa delle sue angherie, dopo le vacanze estive gli ho comunicato che non gli avrei più fatto da postina e che avrebbe potuto ritirare la posta presso la portineria dello stabile in cui abito.

Prima di Natale ho saputo che il mio ex-marito è obbligato per legge a trasferire la propria residenza e che se non lo fa entro certi termini posso provvedere io stessa.
Prima di eseguire questa azione gli ho comunicato per scritto che se non lo farà entro la fine di gennaio andrò di persona in comune a cancellare la sua residenza.
Cosicché mi ha fatto scrivere dal suo legale accusandomi che il mio è un atto arbitrario e che mi chiederà i danni se mi permetterò di farlo.
È proprio vero che per legge avrebbe dovuto già farlo, e se dovessi provvedere io stessa è verosimile una richiesta di danni?

Grazie in anticipo per la cordiale risposta.

Quickfoot

Gentile Signora,

non avete stabilito niente in sede di separazione al riguardo?

In ogni caso quello che lei può fare non è certo cancellare di sua iniziativa la residenza di suo marito ma far presente semmai in comune che quella persona non risiede più di fatto a quell’indirizzo e farsi dire dall’impiegato quali passi seguire.

Mi spiace di non poterle essere di maggiore aiuto.

Buona fortuna.

Avv. Chiara Donadon

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