visto che devo chiedere la separazione vorrei che mi consigliasse se andare da un avvocato d’ufficio o in privato, e quali motivazioni servono per chiedere l’affido esclusivo per i bimbi minori.
Le premetto che sono sposata da vent’anni e mio marito, che ha dato segni di pazzia, non è mai riuscito a gestire la sua rabbia, e nell’ambito famigliare davanti ai figli ha sempre creato il panico, anche verbalmente e fisicamente.
Grazie in anticipo per la risposta.
Dani
Cara Dani,
ai sensi dell’art. 155 codice civile, come riformato dalla L. 54/2006 (c.d. legge sull’affido condiviso), il giudice, nel pronunciare la separazione dei coniugi, valuta prioritariamente la possibilità che i figli minori restino affidati ad entrambi i genitori. Il successivo articolo 155-bis attribuisce al giudice la facoltà di disporre l’affidamento dei figli ad uno solo dei genitori qualora ritenga con provvedimento motivato che l’affidamento all’altro sia contrario all’interesse del minore.
Quando l’affidamento ad uno dei genitori è contrario all’interesse del minore? A questa domanda è impossibile rispondere in via generale ed astratta, dovendosi guardare al caso di specie, alla personalità dei genitori, al rapporto che hanno con il figlio, alla loro idoneità ad assicurare al minore un sereno sviluppo psicofisico.
Tu mi parli di rabbia, di pazzia di tuo marito, del panico scatenato dai suoi comportamenti in famiglia. Di questi comportamenti, del pregiudizio che essi hanno arrecato nella crescita dei vostri figli, dell’inidoneità di questo padre a svolgere le sue funzioni di affidatario dovrai dare prova in Tribunale se vorrai ottenere l’affidamento esclusivo dei bambini. Considera però che le frequentazioni con il loro padre sono in primo luogo un loro diritto, nei limiti e nella misura in cui esse non siano fonte di disagio, di pregiudizio psicologico o non vi sia pericolo per la loro incolumità.
Questi aspetti dovranno essere valutati dal Tribunale in base ai fatti che verranno dedotti e alle prove che saranno raggiunte.
Quanto alla domanda se rivolgerti ad un legale di fiducia o d’ufficio, ti faccio notare che l’uno non è necessariamente più competente dell’altro e, inoltre, che per poter accedere al gratuito patrocinio è necessario che la parte che ne fa richiesta abbia un reddito inferiore a circa 10.000 euro. Quindi nel caso in cui il tuo reddito superi tale importo, la scelta è obbligata in favore dell’avvocato di fiducia. Viceversa, probabilmente potresti avere comunque difficoltà a farti carico dell’onorario di un avvocato di fiducia e dover ricorrere gioco forza al gratuito patrocinio. Se invece hai la possibilità di usufruire di aiuti economici esterni (genitori, parenti) potrai valutare tu liberamente il da farsi, considerando che gli avvocati iscritti nelle liste del gratuito patrocinio sono avvocati del libero foro come gli altri, con la differenza che prestano questo ulteriore servizio in favore della collettività, il che gliene rende merito e non demerito. Inoltre, l’avvocato a spese dello Stato non presta la propria attività gratuitamente ma semplicemente il suo onorario viene corrisposto dallo Stato anziché dal singolo assistito.
Buona fortuna.
Avv. Chiara Donadon