Gentile dottoressa Monica,
ho un bimbo di 11 mesi, io sono italiana, il mio compagno è spagnolo e abitiamo in Mauritania, paese bilingue dove si parla francese e arabo.
Il piccolo va al nido da quando ha quattro mesi, dove parlano con noi il francese ma tra di loro (come è ovvio che sia) parlano l’arabo.
Noi a casa parliamo le due lingue, stando attenti a parlare ognuno la propria, io in italiano e il mio compagno in spagnolo anche tra di noi, in modo tale che il bambino possa riconoscere la lingua della mamma e quella del papa.
Ma poi, se ci mettiamo anche l’asilo, Yago ascolta ben quattro lingue.
Leggendo e informandomi qua e là, sembra sia normalissimo che ci sarà un ritardo nel parlare, mi dicono che fino a due anni e mezzo, tre non parlerà. Non mi sto frustrando per questo, comprendo che avrà una confusione incredibile in testa, ma mi chiedo come poter agevolare il bimbo a comprendere e parlare.
Tutti parlano del bilinguismo come fenomeno in crescita, con tutte le manifestazioni, ma nessuno aiuta a comprendere come sostenere il bambino nella comprensione di tutte queste lingue.
La ringrazio per la sua risposta. Un abbraccio
Gentile signora,
premetto che, avere la possibilità di apprendere più lingue in età precoce, è estremamente positivo e stimolante; questo perché permette al bambino di sviluppare un numero più alto di connessioni neurotrasmettitoriali, ed avendo quindi un maggior numero di associazioni immagine-parola da dover immagazzinare, ha anche la possibilità di avere una maggior stimolazione celebrale. Tutto ciò, oltre ad essergli utile in età adulta, in quanto conoscerà alla perfezione quattro lingue, è un’ottima stimolazione celebrale.
Consideriamo che i termini da consolidare e da associare alle immagini corrispondenti sono molti e quindi ha bisogno di più tempo.
Per favorire un buon apprendimento bilingue, in questo caso quadrilingue posso offrirle alcuni suggerimenti:
- stabilire un clima sereno e giocoso, un ambiente sereno favorisce l’apprendimento;
- non mettere fretta al bambino, lasciare che possa esplorare, memorizzare, elaborare i nuovi termini;
- cercare di evitare il code mixing cioè la mescolanza delle lingue da parte del bambino (in alcuni casi i bimbi quando hanno più lingue da dover apprendere tendono a mescolare le lingue) in questi casi può essere utile:
- riformulare la frase in una delle due lingue dicendo: "intendevi dire che…" ripetere le frasi prima in una lingua poi nell’altra;
- giocare con le immagini (prendere dei cartoncini rigidi con delle immagini di oggetti comuni da classificare e da inserire in scatole diverse, ad esempio gli animali nella scatola gialla e la frutta in quella blu) proporre il gioco utilizzando prima una lingua, poi l’altra;
- possono essere utili alcuni giochi di associazione immagine-parola, per vedere se il bambino comprende alcuni termini.
Ad esempio il gioco dei cuscini da proporre nelle diverse lingue.
Occorrente: dei cuscini e alcuni oggetti di uso quotidiano (scarpe ,orsetto, cucchiaio ecc).
Nascondere alcuni oggetti sotto i cuscini, alzare il cuscino e dire : "Ecco l’orsetto", "Ecco la sciarpa", "ecco il cucchiaio"… li copriamo nuovamente e diciamo: "dov’è la sciarpa?". quando il bambino alza il cuscino giusto facciamo un applauso e diciamo che è stato bravo
Può essere utile proporre libri con immagini (gli animali, i vestiti, le parti del corpo ecc) adatti all’età del bambino; i nomi delle immagini devono essere pronunciate dai genitori nelle lingue che il bambino sta apprendendo.
Giocare allo specchio: giocare a comunicare allo specchio talvolta facilita l’apprendimento e il tentativo di pronuncia di alcune parole, divertirsi ad esempio a pronunciare le parti del volto nelle diverse lingue conosciute (occhi, naso, bocca), scandire bene le parole e permettere al bambino di osservare la bocca che si muove. Dire al bambino:"ed ora tocchiamo il naso", chiedere poi: "dov’è il naso?".
Le consiglio inoltre di visitare il sito http://www.bilinguepergioco.it/ e il libro Come favorire il bilinguismo nei bambini, di Deshays Elisabeth, Red Editore.
Sperando di esserle stata di aiuto, ricambio il suo abbraccio e rimango a sua disposizione per qualsiasi approfondimento.
Cari saluti,
Dott.ssa Monica Balli