Ciao,
sono mamma di due bimbi maschi, uno di due anni e mezzo e uno di quasi dieci mesi.
Con il più grande abbiamo iniziato l’avventura del "pannolino basta" in estate con successi pochi e insuccessi tanti, ma dopo circa due mesi con pannolino solo per dormire avevamo raggiunto questi risultati:
1) cacca sempre nel bagno segnalata da lui;
2) pipì gran parte delle volte portato da noi ma la faceva sempre circa ogni ora e una volta lo diceva lui
3) stava senza pannolino tutto il giorno
Siamo rientrati a casa nostra quindi eravamo solo noi quattro senza nonna, zii, ecc. ed è iniziata anche la scuola, e soprattutto è esplosa la gelosia verso il fratellino. Io, mamma, devo fare tutto per lui e il papà deve stare con il fratellino.
Dopo una settimana di asilo con me sempre vicino e cacca ok e pipì lo portavo sempre io, improvvisamente lo lascio all’asilo da solo e bagna il pannolino sempre tanto che mi chiedono di rimetterglielo…e a casa comincia a dire di essere piccolo come il fratello… Bene, ho lasciato stare, gli ho rimesso il pannolino e ora fa tutto lì!
Da qualche giorno dice di essere grande e avendo avuto la candida per farlo guarire l’ho lasciato senza, ma soprattutto nudo (sotto) e la pipì la vuole fare da solo ma la cacca l’ha fatta sempre a terra… Come devo comportarmi ora?
Devo ritentare parlandone anche a scuola? Aspetto l’estate prossima? Cosa devo fare per non sbagliare e creare danni nella sua educazione al controllo sfinterico?
Grazie dell’aiuto
Cara mamma,
non sono pediatra e su questo aspetto ti consiglierei di chiedere anche il suo parere, ma mi sembra che, da quanto mi racconti, il controllo sfinterico non sia stato di completa acquisizione nel tuo bambino, dal momento che, a distanza di alcuni mesi dall’estate, egli necessita ancora di essere accompagnato regolarmente (ogni ora circa) a fare pipì.
In questo caso si potrebbe parlare di più di un’abitudine alla visita in bagno a intervalli stretti, in modo che la vescica risulti regolarmente svuotata. Diverso è "sentire" la vescica piena e avvisare di dover evacuare.
È abbastanza chiaro il fatto che un’acquisizione non del tutto fissata sarà la prima a subire regressioni in momenti di cambiamento della routine quotidiana, stress o stati emotivi intensi.
Tutto ciò che mi descrivi, l’inizio dell’asilo, il passaggio da una situazione di famiglia allargata a una nucleare, la presenza del fratellino, sono appunto eventi molto forti da affrontare per un bambino di due anni e mezzo. Se all’asilo consentono il pannolino, io sarei per metterglielo in modo che i possibili "scivoloni" non interferiscano sulla sua autostima e sulla socializzazione.
In casa, accogli di buon grado le richieste regressive, i moti di affetto infantile, ricordando che tutto ciò che non viene vissuto ed elaborato dal bambino, anche se può scomparire, tornerà inevitabilmente sotto altra forma. Meglio stazionare per alcuni mesi, acquisendo sicurezza, e poi ripartire con i progressi, che insistere inutilmente e senza un motivo forte (e a due anni e mezzo non c’è un motivo forte per l’abbandono del pannolino a parer mio).
In casa, prova a toglierlo ma attendi che sia lui a chiedere di andare in bagno. Se poi vedi che si bagna ed è frustrante per lui, procrastina il tutto tra qualche mese.
Saluti,
Chiara Rizzello