Buongiorno dottoressa,
mia suocera ha insegnato al mio bimbo di 22 mesi, quando cade o si fa male con un oggetto, a dare "totò", cioè a picchiarlo per "punirlo" del male che gli ha fatto.
Io non avevo voluto insegnare questo rituale, per paura che il piccolo imparasse a reagire "picchiando" quando qualcosa (o qualcuno) gli fa male.
Secondo lei è un timore eccessivo? Può essere invece che questo rituale possa essere positivo?
La ringrazio molto della cortese risposta.
Carissima mamma,
i bambini da uno a due anni circa, iniziano a comprendere il significato di molte parole e aumentano le capacità di associazione causa-effetto.
Quando il bambino si fa male sarebbe più corretto cercare di consolarlo, stimolandolo tuttavia a fare attenzione ed a riflettere sulle cause dei piccoli incidenti che, soprattutto con i bimbi fino a due anni si verificano abbastanza frequentemente.
È vero che concentrandosi sull’oggetto che ha causato dolore, si distoglie l’attenzione del bimbo, che smette di piangere, sfoga la sua rabbia momentanea e attenua la sua frustrazione; tuttavia è importante gradualmente insegnare, evitando colpevolizzazioni, e usando un tono di voce dolce e rassicurante, che la causa non è l’oggetto, ma la distrazione che i bimbi spesso manifestano; disattenzioni del tutto naturali in quanto devono imparare ancora a coordinare bene i loro movimenti e a concentrarsi sulle azioni importanti del momento, selezionando i numerosi stimoli presenti.
Un caro saluto
Monica Balli