In bilico tra autonomia e desiderio della mamma

 

Buongiorno,

scrivo perché ho un bambino di quattro anni che frequenta il secondo anno di scuola dell’infanzia.

È vivace, pieno di energia e ama muoversi a ritmo di musica, così l’ho iscritto ad un corso di gioco-danza per bambini dell’età della scuola dell’infanzia, una volta alla settimana per 50 minuti.

Alla prima lezione non è entrato perché seguiva il suo amico molto timido che voleva rimanere fuori. Alla seconda lezione l’amico non c’era, mio figlio è entrato e si è divertito, così anche alla terza lezione, verso la fine però si è messo a piangere perché voleva la mamma. L’insegnante l’ha coinvolto nel gruppo e lui ha resistito fino alla fine.

Alla quarta lezione, c’era un’altra bimba che non voleva entrare e anche lui ha iniziato a rifiutarsi, così l’ho convinto dicendogli che rimanevo fuori dalla porta, però poi ha passato la lezione ad entrare e uscire. L’insegnante dice che dentro lui partecipa e sembra interessato, ma che i genitori devono stare in una zona della scuola non visibile ai bambini.

Con l’insegnante sembra avere un buon rapporto, lei chiama i bambini per entrare con modi gentili e accoglienti, ma non cerca di convincerli, dice che è un’attività volontaria, già vanno alla scuola dell’infanzia anche se non ne hanno voglia, e devono entrare solo se se la sentono.

Non so che fare perché lui sembra interessato all’attività e a me piacerebbe molto che continuasse, ma mi vuole con sé. Dovrei chiedere all’insegnante se posso rimanere fuori dalla porta? Lei dovrebbe provare ad insistere di più e cercare di convincerlo ad entrare?

Grazie e cordiali saluti

Cara mamma,

suo figlio si dimostra molto ambivalente rispetto a questa nuova attività: gli piace, ma è molto influenzato dal comportamento dei coetanei, vorrebbe restare ma desidera la presenza della mamma. Presenza su cui non mi trovo d’accordo, e dunque eviterei davvero di stare fuori dalla porta della stanza dove si tiene il corso.

Può darsi che il bambino decida di frequentare quest’anno, vincendo le resistenze, come è possibile che non sia ancora pronto a fare questo grande passo, ma di certo la sua presenza non lo aiuterà, perché non è motivata né richiesta dall’ambiente che si crea durante un qualsiasi corso, con un insegnante e diversi coetanei.

Il suo bambino è sufficientemente grande per esprimersi, io proverei a chiedere a lui per sentire cosa dice, e tenterei anche di lasciarlo una volta da solo, andandosene via decisamente. Verificherà alla fine della lezione se si è ambientato ed è riuscito a superare questa difficoltà o se invece è il caso di attendere qualche mese (a volte è questione di poco tempo) e ritentare l’anno prossimo venturo.

Cordiali saluti, Chiara Rizzello

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