Salve dottoressa,
la disturbo per parlarle della mia piccola peste di tre anni e quattro mesi. Le premetto che è figlia unica, a settembre andrà alla scuola materna ed io sono disperata.
La piccola è molto vivace, furbetta e pigra. Non fraseggia ancora ma ha un vocabolario ricchissimo, le piace scrivere, colorare, conosce le lettere dell’alfabeto, i numeri fino a venti, sa a memoria centinaia di canzoni, conta in inglese fino a dieci (quando sente parlare in inglese è felicissima), ma questo perché si tratta di cose che le piace fare, guai a tentare di imporle qualcosa, urla come una matta.
Devo preoccuparmi del fatto che ancora non fa frasi con soggetto, verbo e complemento? Tutti mi dicono di non preoccuparmi, anche il pediatra dice che ognuno ha i suoi tempi. Ha fatto così anche col camminare perché ha iniziato a 18 mesi e da allora non si è più fermata.
È molto testarda, se decide una cosa, nulla le fa cambiare idea. Io lavoro tutto il giorno fino alle 17 e lei sta con la baby sitter, che riesce ad imporsi più di me e a farla mangiare (cosa che con me non fa, chiude la bocca e urla).
Ho iniziato a toglierle il pannolino e, dopo un po’ di problemini, ha capito che deve farla nel vasino, ma a volte per la noia la trattiene.
Guarda molta televisione, video musicali, qualche cartone animato e adora la pubblicità. Cerco di non farle vedere la tv ogni volta che arriva verso di me con il telecomando in mano dicendo "metti canzone", ma dopo tanti rimproveri e tentativi di andare a giocare nella stanza dei giochi, cedo.
Al pomeriggio dorme nella culla, ma la notte non se ne parla, ci vuole il lettone!
Ha qualche consiglio da darmi? Grazie di cuore.
Gentile mamma, io non vedo nulla di preoccupante in tutto ciò che mi racconta di sua figlia, né rispetto al lettone la notte, né al controllo sfinterico, né alla testardaggine, e neppure nel campo del linguaggio, per il quale attenderei l’inizio dell’asilo e la conclusione del primo anno, per poter vedere se ci sono evoluzioni in questo senso.
Credo che aver a che fare con i coetanei, più che con gli adulti, possa stimolarla ad imitare gli altri bambini e a costruire le prime frasi complete.
Magari, se crede, potrebbe, in sede di incontro con le maestre, far presente questo aspetto in modo da parlarne con loro.
Cordialmente, Chiara Rizzello