Cara Chiaretta,
mio figlio ha cinque anni ed è un bimbo molto allegro e vivace, anche troppo sveglio a mio parere. Io e il padre siamo separati da due anni e più, ormai: il papà è andato via di casa che mio figlio ne aveva due e mezzo. Ovviamente era tanto piccolo che non ha vissuto il distacco in modo brutto. Adesso invece inizia a fare domande, anche stimolato da commenti poco piacevoli che il padre e la famiglia di lui fanno su me e il mio attuale compagno.
Premesso che il bambino ha un bellissimo rapporto con il mio compagno e si è dimostrato immune agli attacchi del padre che ha cercato di rovinarne l’immagine, mi chiedo cosa posso rispondergli quando mi chiede perché mi sono separata e mi dice di sapere che IO ho abbandonato suo padre tempo fa (paradosso!).
Che posso rispondergli, inoltre, quando denigra la nostra abitazione, la strada dove viviamo, perché il padre gli ha detto che sono brutte e sporche e che casa sua è meglio?
Grazie per un consiglio
Cara mamma,
io non mi preoccuperei troppo dei commenti verbali che suo figlio può fare in questo periodo, spinto da un lato dall’avvenuta consapevolezza della separazione (che a suo tempo non aveva vissuto in modo del tutto consapevole, vista la tenerissima età) e dall’altro dalle cose sentite dire dal padre.
I bambini non sono stupidi, e se possono per un periodo imitare i commenti altrui, ben presto il loro senso critico, se educato ed indirizzato, consente loro di avere giudizi autonomi su cose, situazioni e persone.
Quando il bimbo da pareri sulle cose, come appunto l’abitazione, il quartiere, sarebbe utile ricondurlo ad un esame di realtà obiettivo, chiedendogli di indicare gli elementi che non piacciono ed il perché, e aiutandolo a capire che a volte i giudizi sono dati senza ragionare sulla realtà dei fatti. Questa capacità tra l’altro è utile a prescindere da chi ne tenta di condizionare il pensiero: saranno tra pochi anni gli amici, ne stia certa.
Inoltre credo che anche a livello affettivo un bambino possa capire dove sta l’amore e dove invece il rancore, senza che un genitore debba discolparsi dalle accuse dell’altro. Le spiegazioni possono essere semplici, adeguate all’età, ma debbono essere sempre vere, perché i bambini captano le bugie e chi le dice.
Non è semplice vivere da separati, ma se adesso siete sereni, questa serenità può compensare abbondantemente le sofferenze passate e presenti.
Cari saluti ed auguri, Chiara Rizzello