Gentile Chiaretta,
mi sto interrogando ultimamente sul comportamento da tenere con la mia cucciola di 2 anni e mezzo, simpatica, chiacchierona, espansiva, affettuosa, ma anche una combina guai che a volte mi fa impazzire. È in moto perpetuo e ha circa 6 mani e 4 gambe, una ne pensa e cento ne fa…tutte insieme!
L’unico modo che ho per farmi ascoltare è fermarla per tre secondi, guardarla in faccia e catturare la sua attenzione per il tempo necessario a farmi capire. E lei capisce, ma fa come le pare, salvo poi guardarmi col musino quando sa che ha fatto una cosa che non deve.
La furbetta ha dalla sua una simpatia travolgente che, oltre a metter in ombra la sorella di quattro anni, che è più tranquilla (ma sto attenta a non farlo accadere coinvolgendo anche lei nei giochi della piccola), fa ridere tutti delle sue biricchinate.
Una volta capito che così non andava, ho cominciato a metter un freno al mio divertimento e così anche il papà e la tata. Fuori casa è un problema, quando ne combina una, tutti si divertono e ridono e ovviamente la stellina, che ama stare al centro dell’attenzione, se la gode e aumenta i giri. Ma mi tocca riprendere gli estranei oltre che lei? Come risolvo, oltre aspettare che passino questi "terribili 2 anni"?
Grazie infinite, Sandra
Gentile Sandra,
a me pare che le strategie educative che sta adottando siano ottime: sia quella utilizzata per catturare la sua attenzione e farsi ascoltare (meno importa che per ora non obbedisca, è molto più importante che ascolti, fermi l’attenzione ed il suo corpicino in movimento anche solo per pochi secondi e si concentri su ciò che la mamma dice), sia quella per coinvolgere la sorella più calma che altrimenti resterebbe in disparte o esclusa.
Anche dare un rimando diverso ai suoi tentativi di "affascinare" gli adulti è una cosa ottima: bambini con questa personalità esuberante ed istrionica hanno – o credono di avere – sempre un asso nella manica suscitando l’ilarità generale. Nel momento in cui si trasgredisce alla regola è invece importante dimostrare che certi "trucchetti" con gli adulti di riferimento non funzionano.
Ho scritto "di riferimento" perché è ovvio che gli altri adulti, estranei o meno direttamente coinvolti nel compito educativo, invece non frenino i loro sorrisi. Quasi impossibile educare tutti, ma bisogna tentare di informare nonni, maestre e chiunque si prenda cura della piccola, in modo che condivida con voi queste informazioni, se esse si sono rivelate efficaci.
Da un lato, aspettare che i terribili two passino è di certo incoraggiate, dall’altro io credo che certe caratteristiche di temperamento siano congenite e dunque continuino a sussistere per tutta la vita. Bisogna apprezzarle innanzitutto, perché sua figlia ha grandissime risorse personali, e piuttosto che tentare di reprimerle, incanalarle verso espressioni idonee al contesto e alle circostanze.
È un lungo lavoro educativo, ma che darà i suoi frutti, mi creda.
Cordialmente,
Chiara Rizzello