Buongiorno dottoressa,
ho una bimba di quasi sei anni. Circa dieci giorni fa ha manifestato lo stimolo della pipì molto spesso, nel frattempo si è ammalata e prenderà l’antibiotico (Amoxicillina) fino a domani sera. Il problema è che ormai ogni 40 minuti al massimo deve fare pipì ed ha cominciato a svegliarsi anche la notte con lo stimolo, appunto.
La cosa strana è che nonostante l’assunzione dell’antibiotico il sintomo persiste anche più frequentemente, quindi vorrei capire se è il caso di fare degli esami approfonditi.
Premetto che quando ho posto il problema al mio pediatra mi ha detto che con l’assunzione dell’antibiotico tutto sarebbe andato a posto.
In attesa di una sua risposta, la ringrazio, Valentina
Effettivamente l’Amoxicillina è un antibiotico attivo anche sui più comuni germi che possono essere responsabili di infezioni alle vie urinarie, però, se il sintomo persiste, sarebbe bene indagare con un esame delle urine correttamente prelevato.
Sotto terapia antibiotica una urinocultura potrebbe dare un esito falsato e risultare falsamente negativa. Quindi, per ora farei soltanto un esame delle urine e, magari, dopo alcuni giorni dalla sospensione della terapia antibiotica, anche una urinocultura, se il sintomo, nel frattempo, non fosse scomparso.
C’è, comunque, da dire che una particolare sensibilità dello sfintere vescicale infiammato da una infezione o da una irritazione qualsiasi, può persistere anche dopo la guarigione dell’infezione per alcune settimane, ma è comunque importante chiarire con l’analisi se questa infezione c’è veramente o c’è stata oppure no.
Un caro saluto, Daniela.